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Visualizzazione dei post da marzo, 2023
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  Contursi. Lello Gaudiosi rilancia la lotta per l'acqua del fiume Sele “Sil”, pieni di meraviglia, esclamarono i Celti quando dai Picentini si affacciarono e videro la grande massa d’acqua del fiume sotto i loro occhi. Da qui viene il nome, Silarus per i romani, e Silaro e poi Sele, per noi contemporanei. Sil, vuol dire “Grande massa di acqua”. E oggi? “Il Sele è un fiume che scompare”, denunciano da Contursi e dintorni. Nonostante le nevi e le piogge di quest’annata meteorologicamente eccezionale. La neve che è ancora tanta sui nostri monti e le piogge abbondanti faranno sì che d’acqua nell’alveo n’avremo davvero tanta. “Arriveremo a fine luglio”, prevede Sabino Aquino, il presidente del Parco Regionale dei Picentini. Nell’Alto Sele da anni protestano gli agricoltori e i termalisti. Denunciano come fossero 300 i litri il secondo dell’acqua del Sele che l’Acquedotto Pugliese, su spinta dell’allora ministro Alfonso Pecoraro Scanio, si era impegnato a restituire quale “minimo deflu
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  Concetto Vecchio, Cacciateli! :Quando i migranti eravamo noi, Feltrinelli 2019  L’autore  Concetto Vecchio (1970), figlio di emigrati in Svizzera, è giornalista romano nella  redazione politica di “Repubblica”  Dalla terza di copertina  James Schwarzenbach, cugino della scrittrice Annemarie Schwarzenbach, è un  editore colto e raffinato di Zurigo. La sua è una delle famiglie industriali più ricche  della Svizzera. A metà degli sessanta entra a sorpresa in Parlamento a Berna, unico deputato del partito di estrema destra Nationale Aktion. Come suo primo atto  promuove un referendum per espellere dal Paese trecentomila stranieri, perlopiù  italiani. E’ l’inizio di una campagna di odio contro i nostri emigranti che durerà anni,  e che sfocerà nel voto del 7 giugno 1970, quando Schwarzenbach, solo contro tutti,  perderà la sua sfida solitaria per un pelo.   Com’è stato possibile? Cosa ci dice del presente questa storia dimenticata? E come si  spiega il successo della propaganda xenofoba,