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PERTOSA: EBREI RIFUGIATI DENTRO ALLE GROTTE DI PERTOSA DURANTE LA GUERRA? Una storia da approfondire

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  [by  Oreste Mottola]  Un nome: Jakob Spier, un numero, 462, e stelle di Davide. E date fissate al 1944 e 1945. Scritte riscoperte per caso dentro le grotte di Pertosa. Nomi e alcune stelle di David: tracciate a penna, perfettamente leggibili, scritte con forza su una pagina di pietra. "Graffiti" non sfuggiti alle guide turistiche che il complesso speleologico lo conoscono a menadito anche per averci trascorso una  buona parte della loro vita lavorativa. E poi una frase, in ebraico, Oltre alle stelle d’inchiostro e alle firme vi è anche una frase in ebraico, alcuni israeliani, in visita alle Grotte, l’hanno tradotta, e dice “Questa valle è bella, ma quella che ci aspetta lo è ancora di più“. O furono gli ebrei fatti scappare dal campo di concentramento di Campagna che avevano trovato quell'insperato nascondiglio? Le notizie storiche dicono che tutta la zona nel 1943 è stata bombardata: il 9 settembre un bombardamento alleato contro le difese tedesche di Kesselring si con

Limone Costa D'Amalfi Igp, buono il riscontro di mercato

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  Le dichiarazioni di Angelo Amato presidente del consorzio di tutela Limone Costa D'Amalfi Igp, buono il riscontro di mercato di Oreste Mottola "In Costa d'Amalfi è cominciata la campagna, e stiamo procedendo con volumi normali; al contempo si sta lavorando anche alla trasformazione del prodotto. Alcune catene di supermercati stanno spingendo fortemente le vendite su prodotti a marchio e "premium", e il nostro limone sta ottenendo un ottimo riscontro su tutti i mercati. I prezzi sono in linea con gli anni precedenti, nonostante taluni, specialmente all'estero, cerchino con tattica consolidata di trainare le quotazioni al ribasso. Il nostro tuttavia è un prodotto che si distingue per qualità, caratteristiche organolettiche e trattamenti ricevuti". A dichiararlo è Angelo Amato (in foto) Presidente del Consorzio di tutela del Limone Costa d'Amalfi IGP. Il prodotto presenta caratteristiche pregiate e rinomate: la buccia è di medio spessore, di colore gi

GIALLI CILENTANI. Il "giallo" che ha anticipato il caso Vassallo. "La sirena sotto le alghe”, edito da Piemme, scritto dal medico napoletano Diana Lama

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La moglie lo ha abbandonato, a tressette gioca male, i videopoker gli fanno girare le palle, non ama gli alcoolici ed ama i libri. Ecco l’identikit del maresciallo dei carabinieri Santomauro, comandante della stazione di un piccolo e assolato centro di villeggiatura del Cilento dove si riconoscono Pioppi ed Acciaroli. La quiete vacanziera è turbata dal ritrovamento di un corpo di donna, orrendamente sfigurato e mutilato, nascosto sotto un grosso mucchio di alghe sulla spiaggia.  Il maresciallo è incaricato delle indagini, che si rivelano subito difficili. Una volta identificata la vittima deve entrare nella piccola comunità dei villeggianti di lusso del paese, quelli che possiedono le ville più belle, nascoste tra la vegetazione ed affacciate a picco sul mare. E' tra loro che va cercato l'assassino, tra gli amici di questa signora bene napoletana con troppi soldi e molto tempo per decidere come rendere infelici gli altri. Tutti la odiavano, il marito, le amiche intime, i compag

ROCCADASPIDE. La storia: poliziotto salernitano salva la vita ad un uomo in arresto cardiaco. CAPACCIO. Da Vannulo un liofilizzatore per produrre cioccolato con il latte di bufala, primo esperimento nel suo genere al mondo.

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ROCCADASPIDE Carmine, questo il nome del poliziotto, stava rientrando al sud per godersi qualche giorno di ferie, quando, all'altezza di Bologna, ha notato un auto ferma al lato della carreggiata ed un uomo riverso a terra circondato da due donne in evidente stato di agitazione. di Oreste Mottola Salva la vita ad un uomo che era andato in arresto cardiaco sull'autostrada. È successo nei pressi di Bologna. Protagonista un poliziotto di Roccadaspide in servizio a Milano. --- L'intervento Carmine, questo il nome del poliziotto, stava rientrando al sud per godersi qualche giorno di ferie, quando, all'altezza di Bologna, ha notato un auto ferma al lato della carreggiata ed un uomo riverso a terra circondato da due donne in evidente stato di agitazione. Il giovane ha immediatamente fermato la sua auto per scendere e prestare soccorso al malcapitato, che era in stato di incoscienza, cianotico in volto e senza battito cardiaco. Carmine, grazie al contatto attivat

Un segreto rivelato: Anche Lucrezia Borgia allevava bufale per fare mozzarelle che tanto amava

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  Ferrara - La fama luciferina che accompagna da sempre Lucrezia Borgia sta per dissolversi. Tutti hanno sempre immaginato la nobildonna ferrarese come una donna affascinante, perversa e letale. E i suoi detrattori non si limitano a questo: spesso l'hanno definita anche corrotta e dissoluta, frequentatrice di orge in Vaticano, avvelenatrice, e chi più ne ha più ne metta. In realtà oggi sappiamo che Lucrezia, pur non essendo esattamente l'incarnazione di quei valori cantati dall'Ariosto (beltà, virtù e fama onesta), era colta e pratica, una saggia amministratrice della cosa pubblica e una vera imprenditrice ante litteram. Una imprenditrice, certo, nel settore agroalimentare: si è scoperto infatti che nelle fertili campagne ferraresi allevava bufale per produrre mozzarelle. E' quanto emerge da una recente scoperta di documenti dell'archivio segreto estense conservati dal 1598 all'Archivio di Stato di Modena. Questo inedito ritratto di Lucrezia Borgia presentato da

Le antiche rose di Paestum nascevano sui rovi innestati

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articolo di ORESTE Mottola (nella foto, vera rosa coltivata a Paestum) "Se già non fossi al termine del mio lavoro canterei i rosai di Paestum che producono due volte all'anno”, scrisse Virgilio nelle Georgiche. Già, a trovarle ora quelle rose, scomparse da secoli. Ogni tanto c’è un progetto, quando della Soprintendenza e quanto del Parco del Cilento, ma della vera rosa bifera non v’è traccia. Una svolta in questa ricerca, con la sorpresa degli addetti ai lavori, la stanno facendo vivere un accreditato ricercatore dell'Università di Salerno, Fernando La Greca, ed un'esperta coltivatrice di rose, seppure per hobby, che hanno prima formulato e poi dimostrato un'ipotesi rivoluzionaria sulla scomparsa delle rose cantate da Virgilio. Esse erano prodotte, da espertissimi coltivatori, partendo da innesti sui rovi. Quello che ne veniva fuori era un ibrido, da qui la scomparsa della varietà, a causa dell'allontanamento forzato dalla zona. La prima rosa è già prodotta (

ORESTE MOTTOLA: SCUSATE L’ASSENZA.

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  Da qualche mese sono ritirato dal “giornalismo attivo”. L’ultima mia collocazione, le pagine salernitane del “Quotidiano del Sud” hanno interrotto le pubblicazioni e dal mese di luglio 2021 non c’è la corresponsione dei “debiti” contratti con gli autori degli articoli ed incertezza assoluta sul nostro futuro. La “piglio in pazienza” concedendomi un po’ di tempo sabatico… Escludo il ritorno alle mie precedenti collaborazioni vista anche l’insensibilità dei miei colleghi alle mie ambasce. Oggi a me e domani a voi… Qui di seguito i link di alcuni miei articoli e le scuse ai lettori che non mi vedono presente sulle problematiche del nostro territorio. I MIEI ARTICOLI: https://oresteracconti.blogspot.com/.../la-verde-damico... La "verde" D'Amico piace a Forbes e "salva" Paestum --- https://oresteracconti.blogspot.com/.../paestum-progetto... Paestum, progetto ed appalto per il sottopasso. Alfieri promette in tre mesi --- https://oresteracconti.blogspot.com/.../bat

Il Cilento nuovo, quello che piace, è donna

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  “Venti donne meravigliose che hanno cambiato il Cilento” era l’indovinato titolo di un lungo reportage viaggio della scrittrice giornalista Giulia Ubaldi. Il racconto di quel “Cilento nuovo ma antico nel cuore” che tanto attrae viaggiatori, turisti ed intellettuali e che, forse solo temporalmente casuale, è una delle medaglie del Parco del Cilento. Non ci attrae la disputa sul nesso di causalità eventuale e l’autore se ne ritrae. Egli stesso, chiamato a dare una risposta su se sia nato l’uovo o la gallina, mutatis mutandis, «mutate le cose che sono da mutarsi». In sostanza, semplicemente si prende atto di ciò che è cambiato in meglio. Il fatto è c’è un Cilento nuovo del quale sono protagoniste le donne Queste donne nel tempo non si sono limitate al cibo o alla cucina, ma sono state le autrici o le protagoniste di film d’autore, come country house e agriturismi, cantine e nuove etichette, aziende e locande. Le nuove donne non si contrappongono più a quelle “di prima” , le cilentane da
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  Il Calore, fratello minore de "Il Sele" Fiume Calore: lavori segretati e buchi sulla strada Lungo le sue sponde Strabone colloca il Porto Alburno, dal quale le navi pestane andarono a soccorrere i romani… di Oreste Mottola “Spiegateci cosa sta accadendo lungo il corso del Calore”, chiedono più o meno di fronte a “Palata” sub-località di Cerrocupo. E ci mandano delle foto (scattate da Aldo Ingenito) che documentano delle trasformazioni che chi dovere dovrebbe spiegarne l’utilità. C’è poi la strada che unisce la contrada con Ponte Calore: è piena di buche, originate da un abnorme traffico di camion. IL FIUME E' l'antico Is, lungo il quale da Paestum - per Roccadaspide o per una diramazione della strada Annia per Postiglione - avvenivano i traffici di sale verso il Vallo di Diano. Lungo le sue sponde Strabone colloca il Porto Alburno, dal quale le navi pestane andarono a soccorrere i romani contro Annibale. Il Calore è il fiume della dea Teti, la madre di Achille. Nasc

ANCORA UN VIAGGIO DENTRO AI MISTERI DEI POZZI DEI MONTI ALBURNI

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 AL BURNI, esplorazione completata per Grava del Campo, la terza grotta più profonda della Campania articolo di Oreste Mottola OTTATI. La profondità raggiunta è di -403 metri, che la fa diventare la terza grotta per profondità nella nostra regione. Dopo più di trent’anni è stato trovato un nuovo -400 in Campania. La “Grava del Campo”, grotta sul massiccio degli Alburni e nel territorio del comune di Ottati, trovata nel 2008 ed allora solo aperta nella parte iniziale, è stata esplorata durante il campo estivo 2010 di vari gruppi speleologici meridionali federati nell’Alburni Team. Al suo interno c’è un pozzo, che gli speleologi hanno simpaticamente ribattezzato “Uanashon Uanaghen”, che rappresenta la verticale maggiore con i suoi 130 metri di dislivello. I risultati della campagna di esplorazioni portata avanti dal campo base fissato al rifugio dell’Ausineto, a S. Angelo a Fasanella, si sono estesi anche alle grotte del “Fumo”, detta così perché d’inverno a causa della differenza di te