Post

Visualizzazione dei post da ottobre, 2020

POSTIGLIONE. PIETRO PAOLINO, L'UOMO "LUNGO" UN SECOLO

Immagine
    Il signor  Pietro Paolino di Postiglione  raggiunge lo splendido traguardo dei  100 anni . Nonno Pietro è stato raggiunto nella sua abitazione quest’oggi dal  sindaco   Mario Pepe  e dal  Parroco . Entrambi hanno voluto essere presenti in un giorno così importante per rendergli omaggio. Il primo cittadino, l’intera Amministrazione Comunale e tutti i cittadini di Postiglione si sono detti  orgogliosi  di poter onorare il centenario di Pietro, purtroppo senza averlo potuto festeggiare date le restrizioni in atto per l’emergenza Coronavirus. Il sindaco Pepe ha voluto donare una  targa  al signor Pietro per esprimere “ le  più vive felicitazioni  e gli auguri più affettuosi per il raggiungimento del traguardo dei 100 anni ”

"ASSASSINS" NELLA VALLE DEL CALORE AMBIENTATA UNA STORIA TINTE FOSCHE

Immagine
    I luoghi medievali del capoluogo, i castelli della provincia, la Costiera e gli scenari più nascosti, incontaminati e selvaggi dell’alto Cilento: insieme compongono la scenografia più avvincente della   nuova serie tv ‘Assassins’   incentrata sulle gesta della setta degli assassini (Nizariti) che prende liberamente spunto dall’idea di ‘Assassin’s Creed’ le gesta dei nizariti e la battaglia contro i templari e che andrà in onda dal 21 novembre su Amazon Prime Video. ‘Assassins’ è una serie del tutto italiana e andrà in onda a partire dal 21 novembre su Amazon video. Regista, produttore sceneggiatore e qualche comparsa da attore: a lavoro finito il giovanissimo regista salernitano  Salvaotore Martines  afferma:  “Sono passati due anni, due anni di puro lavoro, due anni di impegni e di alti e bassi. Grazie alla partecipazione di tutto il cast posso dire finalmente che questo sogno é ‘realizzato’. Posso dire che l’impegno che avete messo all’interno del progetto ha dato i suoi frutti.

Il commento del sindaco. Agropoli, aggredì vigile urbano: capaccese sotto misure cautelari L'episodio la notte di Ferragosto.

  AGROPOLI. Sono scattate le misure cautelari per un 49enne originario di Capaccio Paestum ma domiciliato ad Agropoli che l’estate scorsa aggredì un giovane vigile urbano. I fatti risalgono ad agosto. A.C., agente di polizia locale, nella notte di Ferragosto venne colpito da un uomo del posto che poi si allontanò dalla zona. L’episodio avvenne a pochi passi dal cuore della movida agropolese. Durante un controllo degli uomini della Polizia Municipale si verificò l’episodio. Due agenti, stando alle ricostruzioni, avvistarono un giovane a bordo di uno scooter percorrere una strada in controsenso di marcia. Lo raggiunsero nei pressi della sua abitazione, in via Granatelle, ed erano in procinto di verbalizzare l’infrazione quando, stando alle accuse, il padre del ragazzo uscì dalla sua casa colpendo il vigile alle spalle provocandogli la frattura del costato. Per lui, ora, è scattato il divieto di dimora e l’obbligo di firma. Il provvedimento è stato già notificato. LA REAZIONE DEL SINDACO

CAPACCIO: DISASTRO DEPURATORE. ANCHE IL SINDACO DI FORMIA PARTE CIVILE NEL PROCESSO A VEOLIA

Immagine
  Inquinamento dei dischetti: il sindaco di Formia chiede al all’Ato4 di costituirsi parte civile nell’eventuale processo ai dirigenti di Veolia, azionista privato di Acqualatina Spa Come noto, la a  Procura della Repubblica  di Salerno ha chiesto al giudice delle indagini preliminari di  rinviare a giudizio processo otto persone , tra funzionari comunali di Paestum e dirigenti della multinazionale francese dell’acqua Veolia (l’azionista privato e partner industriale di Acqualatina Spa), con l’accusa di inquinamento penale: l’episodio contestato risale al 2018 quando  una quantità enorme di dischetti di plastica si riversarsò nel fiume Sele e in mare  dal depuratore di Capaccio a Paestum, per poi essere trascinati dalle correnti e spiaggiati fino al lungomare si Scauri

I MIEI DIALOGHI CON GIOVAMBATTISTA VICO. CORSI E RIMPALLI STORICI - 2011

Immagine
Il mio ultimo sabato sera l’ho passato a Vatolla, all’interno di Palazzo Vargas. “Vieni, ti conferiamo un premio speciale”, tre giorni prima mi chiama Lorenzo Barone, un collega agropolese. “Onoriamo la memoria di Giovanni Farzati. Ti abbiamo assegnato targa e pergamena per la carriera”. Io sono ancora giovane e poi la carriera dov’è?, ribatto. Siccome alla vanità non si fugge… un’ora d’auto ed eccomi qui nel maniero dove Vico filosofeggiò alla grande. Farzati: sindaco di Perdifumo e avvocato prestigioso. Lo conobbi nel 1993, mi diede notizie del passaggio cilentano di Ettore Majorana. Le grandi lapidi murate sulla facciata del castello, al colto e all’inclita raccontano che ci visse, dal 1686 al 1695, il grande pensatore napoletano. Arrivò che non era neanche un paglietta fatto ma un avvocatino, uno dei tanti, senza soldi e pure mezzo tisico. Lo portò un vescovo – colpito dal sapere e dalla sua seriosità ed austerità – che cercava un precettore per i quattro figli di suo fratello che

Mimì Chieffallo, storico e uomo di cultura. Voleva che il cilentano fosse riconosciuto come lingua e insegnato nelle scuole.

Immagine
Un pomeriggio di qualche anno mi arrivò una telefonata a “Unico”. Preamboli zero: “Oreste, apprezzo il vostro lavoro e vi voglio sostenere donandovi un po’ di copie del mio libro sulla bonifica  idraulica nel Cilento. Fatene l’uso che volete. Organizzati per venirle a ritirare da casa mia”. Le accludiamo al giornale e scriviamo la circolare esplicativa per le edicole. Presso l’allora Bcc di Altavilla tenemmo una presentazione. In questo atto c’era lo stile di Mimì Chieffallo, che qualche giorno fa ci ha lasciati. Senza fronzoli e diretto, generosità personale illimitata al servizio della cultura. All’incontro diretto ti specchiavi nei suoi occhiali spessi a fondo di bottiglia e poi colpiva la sua voce particolare. Non era cilentano Domenico Chieffallo, ma di queste terre ha subito subito la malìa,  da studioso ne colse la nobiltà e gli affanni. Si i è dato da fare, soprattutto con i libri e le conferenze, a sciogliere i nodi plurisecolari e a stimolare nei più giovani un orgoglio dell’

Il cilentano Pietro Macellaro apre una nuova pasticceria a New York. Obiettivo? Far scoprire il Cilento

Immagine
  Livia MONTAGNOLI  LA SFIDA È QUELLA DI DARE VALORE ALLA PASTICCERIA ITALIANA MODERNA IN UNA CITTÀ DOVE PROLIFERANO LE PASTICCERIE FRANCESI. E PIETRO MACELLARO CI METTE LA SUA FILOSOFIA: GRANDE MATERIA PRIMA, RICERCA, PANETTONE SEMPRE FRESCO, PRALINE DI CIOCCOLATO DA COMPETIZIONE. La Pasticceria Agricola Cilentana di Pietro Macellaro La sua scelta di vita, che è poi anche il motore che alimenta la sua filosofia professionale,  Pietro Macellaro  la dichiara in insegna da tempi non sospetti, quando la ricerca di un legame profondo tra la pasticceria d’autore e la valorizzazione dei prodotti del territorio non era ancora tendenza diffusa (per fortuna, oggi, sono sempre più numerosi i pasticceri – e i cuochi – che ci credono). A Piaggine, la sua  Pasticceria Agricola Cilentana  (Tre Torte per il Gambero Rosso) è espressione di una terra che sa offrire grandi materie prime, valorizzate in un angolo dolce di Cilento, lontano dalle grandi città e dalle rotte turistiche. Al contempo, senza ma

SCOMPARE SCULTORE SARDO ALTAVILLESE. Gelsomino Casula non è più tra noi

Immagine
  CIAO GELSOMINO . Addio Gelsomino. Purtroppo questa mattina ci ha raggiunti una notizia che mai avremmo voluto si concretizzasse. Lo scultore Casula non è più tra noi. Gelsomino Casula, a dispetto del suo nome, era un uomo forte e determinato, un artista che sapeva cambiare il profilo della pietra con la forza delle sue mani, perché amava dire a tutti che per “fare arte” bastava ascoltare il creato, assecondare le forme della natura, anche se queste forme nascono dalla pietra più aspra e dura. Scultore, pittore, artista nel senso più puro del termine, nato 69 anni fa ad Uta, piccolo centro della Sardegna campidanese, Gelsomino ha scelto da molti anni di vivere ad Altavilla Silentina, in provincia di Salerno, a diretto contatto con campi e boschi, e dalla natura ha appreso a raccontare le storie degli uomini e delle loro vite. Le sue sculture, a volte monumentali, potete trovarle nelle piazze e negli angoli dei nostri paesi e raccontano il percorso di un uomo alla continua ricerca del

STIO. I FAGIOLI CILENTANI CHE FANNO CONCORRENZA A CONTRONE

Immagine
FAGIOLI PER PALATI DELICATI. Sono i fagioli "della Regina" poichè erano gli unici che la schizzinosa Maria Carolina, la regina austriaca recentemente raccontata in un film della Wertmuller, accettasse sulla sua tavola. Venivano da Stio, o meglio dalla sua frazione di Gorga, oggi affacciata sul lago artificiale dell'Alento, e dove il santo patrono (c'entrano i fagioli?) è proprio San Gennaro. Segni distintivi: di colore bianco, di grandezza piccolo - media e con un tegumento sottile che consente un'ottima cottura del prodotto, esaltandone le caratteristiche organolettiche. Così come ai tempi di Maria Carolina, oggi quei fagioli sono coltivati in maniera biologica. Sarà possibile gustarli il 28, 29 e 30 dicembre, direttamente a Gorga. Gorga, il villaggio dove ha origine il Cilento GORGHESI, I CILENTANI COL CERVELLO FINO L'appuntamento è al bar centrale di Stio. E' tutta qui l'agorà del paese. E' un giorno di festa, sono tornati molti emigrati, sopra

ROSARIO PINGARO, LA MIGLIORE IMPRENDITORIA DELLA PIANA DI PAESTUM in un mio profilo

Immagine
Come un giornale del 1964 raccontava la "Latte Pingaro" , un ritaglio stampa fornito da Pasquale Feo  Un vero pioniere, un grande imprenditore, sempre in anticipo sui tempi. Questo è stato Rosario Pingaro, presidente della Cassa Rurale di Capaccio dal 1965 al 1985. Gran parte delle realizzazioni edilizie di Capaccio Scalo portano la sua firma. "Era un vulcano, non stava mai fermo, difficilissimo stargli dietro", ricorda il figlio Vincenzo, ingegnere. "La sua religione era il lavoro. All'infuori di questo non vedeva altro". Fu anche un vero e proprio self made man, un uomo che si era fatto tutto da solo. Nato a Fonte di Roccadaspide nel 1911, era l'ultimo figlio di otto fratelli e sorelle. Il padre fu emigrante in Argentina, ma ritornava spesso a casa, ed appena l'età lo permetteva si prendeva un figlio e lo portava con sè fino a sistemarlo adeguatamente nella fertile terra argentina. Le due femmine, con il piccolo Rosario, rimasero in Italia. I

SONO VIVO E SCRIVO. NUOVO LIBRO DI ORESTE MOTTOLA

Immagine
  Nella IV di copertina del  libro : "Fiumi, briganti e montagne" c'è scritto:   Oreste Mottola è un giornalista di Altavilla Silentina che mai avrebbe pensato di far coincidere il suo sessantesimo compleanno con, in ordine: un tumore,una pandemia mondiale che si presenta a distanza di un secolo, stop and go sentimentali e problemati riavvi professionali. Un po’ ammaccato sì, ma è  - finora - sopravvissuto a tutto. Vive e perciò scrive. In questo volume presenta alcune nuove storie che ha incontrato e lo hanno incuriosito. Molte sono del tutto inedite e delle quali riferisce per la prima volta. Racconta di esiti nuovi di vecchie vicende come le sparizioni dello scienziato Ettore Majorana, del sindaco Lorenzo Rago e la apparizione nel Cilento dello scrittore Ernest Hemingway. Ora fa rivivere E ora le storie fiumi, briganti e montagne. ecco tornare il brigante Tranchella; Crocco che ferma i treni; Tardio che fa fa uccidere il monaco santo Feola. Rilevanti e vere novità so

Capaccio, ricordandoci di Nunzio Daniele l’altra immagine di Paestum nel mondo

Immagine
  "Recitò" nel film "Pane e tulipani" in gran parte ambientato a Paestum   La sua idea della storia di Paestum non era accettata dall’accademia dei cattedratici in voga ma di questo a  Nunzio   Daniele , decano delle guide turistiche, scomparso nell'agosto 2015 a Capaccio, non gliene importava molto. Il cinema, i giornali e le tv anglosassoni, lo aveva da tempo scelto come la voce e il volto dell’area archeologica meglio conservata della Magna Grecia. Nel 1999 è stato l’attore non protagonista di “Pani e tulipani”, con la scena iniziale della pellicola tutta dedicata a lui che accoglie e porge a modo suo ai turisti gli elementi più importanti dei 2600 anni di storia di Paestum. Le sue attività sono state sempre multiformi. E’ stato conferenziere nelle migliori università americane e tedesche, dal 1975 e per un quinquennio, è consigliere comunale del Msi. Da sempre lui è la guida turistica più richiesta dai turisti tedeschi e americani. Fu anche giornalista e edi

CILENTO, IL FUTURO E IL PASSATO. Appello di Claudio Aprea

Immagine
  CILENTO, IL FUTURO E IL PASSATO. A chi è chiamato a ridisegnare le linee politico - culturali del "Movimento Cilento" segnalo di un post illuminante di Claudio Aprea, uno dei più fini intellettuali in azione oggi nel Cilento. In azione, nel senso che è uno che osa sporcarsi le mani. Scrive Aprea: "Lu Cilientu, li ciucci, li capre, lu vinu, li fimmine cu la sporta n'capo, li'pprete int'a li scarpe, ca chianu chianu me li'llevo una 'a vota pe te li vuttà int'a l'uocchi! Chesta nunn'é la terra mia! Mi riconosco, invece, in un Cilento di produzioni eccellenti, con un potenziale immenso, inesploso a causa di una gretta e mediocre conduzione politica, economica e culturale, terra di giovani preparatissimi che viaggiano e si fanno valere nel mondo e non hanno voglia di tornare, perché rinunciano a competere con autocelebranti e sedicenti "autorità" presenti in ogni campo... Che ancora sbraitano, si agitano e propongono come novità la

"Accetta fascista" restaurata e rimessa a nuovo sulla diga sul fiume Sele

Immagine
  "Accetta fascista" restaurata e rimessa a nuovo sulla diga sul fiume Sele , costruita tra il 1929 e il 1934. Scelta che condivido e apprezzo

L’insalata di Ida ADINOLFI conquista McDonald’s un contratto d'oro a soli 20 anni

Immagine
Ida Adinolfi, poco più che ventenne salernitana, ha messo in piedi un vero e proprio caso d’impresa che identifica in pieno la «rivoluzione» in atto nel settore agricolo. I «ragazzi con la valigia» – gli under 35 che sempre più spesso per realizzare il loro percorso occupazionale sono costretti ad emigrare in altre zone d’Italia o, soprattutto, all’estero – stanno riscoprendo le opportunità offerte dal comparto primario che intercetta i nuovi stili di vita, la maggiore attenzione dei consumatori alla qualità delle produzioni, alla loro tracciabilità.  Ida Adinolfi – titolare dell’azienda «Agricola Adinolfi», operante in quella che tecnicamente viene definita filiera dell’insalata, con la sede operativa a Battipaglia - è la più giovane tra i venti agricoltori selezionati lo scorso anno da McDonald’s nell’ambito dell’iniziativa «Fattore Futuro Progetto Giovani Agricoltori». Un progetto - che ha raccolto più di 130 candidature - rivolto ad imprenditori agricoli con meno di 40 anni e con u

QUEL MULINO SUL MALNOME. Albanella, Oreste Mottola racconta i Giardullo

Immagine
Considero i giornalisti manovali della parola, operai della parola. Il giornalismo diventa letteratura quando è fatto in modo passionale”. (Marguerite Duras) Non sarà bello come il Mulino Bianco della pubblicità televisiva, ma l’area intorno al Malnome, presenta numerosi elementi di suggestione. Il principale è quel mulino è circondato da un’atmosfera del tutto particolare. Ne ha macinata acqua, a volte mite e silenziosa, altre volte impetuosa e irruente. Ora tutto è governato dalla corrente elettrica. Per più di quattro secoli è stato ‘il molino del Marchese’ poi è diventato ‘di Giardullo’ perché nel 1922, quando l’Italia conobbe una marcia su Roma, Pietro Giardullo pagò a Ferdinando Maresca 40 mila lire del tempo. Fu così che il molino del Malnome diventò suo e poi della sua famiglia. Si può dire che questo è l’evento che meglio segnala la fine del feudalesimo ad Albanella. Uno dei simboli del potere che passava ad uno degli ‘uomini nuovi’ che da un settantennio a questa parte hanno