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Visualizzazione dei post da luglio, 2021

IL RICORDO. ZIO AGOSTINO DI MASI, DA CERROCUPO

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  Zio Agostino era il cugino di mia madre. L’ho conosciuto tardi, forse era già partito per la sua avventura da poliziotto. Una sera, più di quarant’anni fa, il telegiornale diede la notizia che un commando delle Brigate Rosse, a Milano, eravamo nel 1977 tempi disgraziati, l’aveva legato ad un palo e poi rapinato della sua pistola d’ordinanza. Nient'altro, gli andò anche bene perché quello era il periodo che i terroristi prendevano di mira semplici poliziotti, carabinieri, agenti di custodia e magistrati e li uccidevano. Quella sera, al tg, dissero anche il nome del poliziotto e così appresi. Non dissi niente a sua cugina, sapevo di dargli un’apprensione inutile, anche perché raccontava sempre di Agostino, Silvana, Armando e Sofia, i suoi cugini di Cerrocupo e, uniti dall'essere i nipoti di  Armand o, il “s uicida per amore ” che si volle annegare nelle gelide acque del fiume Calore. Poi zio Agostino si congedò dalla Polizia e ritornò nella sua Cerrocupo e nei suoi campi. Una c

E' SALERNITANA (DI PAESTUM) LA MOZZARELLA PIU' BUONA

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Nella foto sopra : I Palmieri, proprietari di Vannulo (oreste mottola orestemottola@gmail.com)  La migliore mozzarella di bufala è quella del salernitano. Lo ha stabilito il” Mozzarella Championship 2021 - Bufale in tavola", una sorta di campionato delle migliori mozzarelle di bufala. In questa edizione 2021vince il caseificio Tenuta Vannulo di Capaccio Paestum. Al lavoro una giuria 19 giornalisti specializzati, i quali, in completo anonimato, hanno assaggiato le mozzarelle decretando le graduatorie finali, al termine di una maratona iniziata lo scorso settembre con la selezione di cento caseifici, divisi in dop e non dop. Le finali si sono svolte presso Palazzo Petrucci a Napoli, dopo che i campioni di mozzarella sono stati acquistati direttamente presso i caseifici, degustati in abbinamento ai vini bianchi del Sannio: Greco, Coda di Volpe, Fiano e Falanghina del Sannio dop. Nella categoria non dop, trionfo annunciato per la Tenuta Vannulo, da sempre simbolo di eccellenza e massi

IO, VITTIMA DELLA VESPA FOLLE, COME STO?

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  Sopra: il giornalista e scrittore Curzio Matese. Tre anni di stop per un menigioma e "Repubblica" voleva licenziarlo . Sotto: Oreste Mottola Io ho avuto un ho un tumore benigno di quasi 5 centimetri sulla parte sinistra della testa. Per chi come fa fa un lavoro di natura esclusivamente mentale è una mazzata terribile già il solo saperlo. Spero di spiegarvelo usando anche le parole di altri.  Il 28 settembre 2018 uno dei giornalisti e scrittori più brillanti di “Repubblica”, Curzio Maltese, faceva comunicare ai suoi lettori lo “stop” ai suoi articoli affidandosi ai versi di Paul Verlaine. “ Se la speranza brilla come un filo  di paglia nella stalla perché temi la vespa ebbra del suo volo folle?” La vespa folle ha un nome tecnico, meningioma. Io mi fermo agli inizi di maggio del 2019,. Per la verità, accanto ad altre cose che trovate descritte in un ampio capitolo del mio libro: “Fiumi, briganti e montagne” che, significativamente si intitola “Vivo e scrivo” , provo a racc

Piaggine, contestato il restauro pesante sull’antico ponte medievale sul fiume Calore

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  Un ponte medioevale, a 600 metri d’altitudine, a schiena d’asino raddrizzato e ricoperto dal cemento moderno che ha sostituito l’originaria malta. Accade a Piaggine, alle pendici del monte Cervati, dove nasce il fiume Calore che nei pressi di Paestum confluisce nel corso del Sele. Nella zona di San Simeone c’è anche una suggestiva cascata, una cartolina che è uno dei simboli del Cilento. L’acqua del fiume Calore è in gran parte captata per l’acquedotto con la cascata cancellata d’estate quando c’è magra. Un complesso ambientale tanto di pregio quanto fragile. I lavori di ristrutturazione sono stati portati a termine a cura del comune con i fondi regionali “dell’accelerazione della spesa”. La soletta soprastante risultava consumata e si rischiava la caduta. Urgeva intervenire. Ma qualcosa è andato storto. Il ponte risulta modificato. Angelo Pipolo, già sindaco di Piaggine, attualmente consigliere di opposizione, è indignato. «Per decidere se è possibile intervenire su una struttura di

Aeroporto Salerno, via ai lavori: pista pronta nell’estate del 2024. Torneranno a volare tanti altri soldi. “Recuperati” 40 milioni di euro non spesi

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 di   ORESTE MOTTOLA orestemottola@gmail.com 3384624615 wattsapp [riproduzione riservata - diritti riservati all'autore]  Aeroporto, si riparte. Ma non a volare bensì a spendere. Lo comunica il deputato Piero De Luca. “ Salvi i fondi per l’aeroporto Salerno- Costa D’Amalfi”. “Con l'approvazione anche al Senato del DL Riaperture è stata confermata l'adozione dell'art. 11-quinquiesdecies, che prevede la proroga al 31 dicembre 2022 dei 40 Milioni di euro stanziati nel 2014 per la realizzazione degli interventi relativi all'ampliamento dell'Aeroporto Salerno-Costa D'Amalfi”. Alla piena operatività, ora fissata al 2024, l’aeroporto  ci arriverà, forse, al compimento del 98esimo compleanno. Perché qui, proprio al centro della Piana del Sele, questo “campo volo” c’è dal 1926. Scalo risalente al 1926 come campo di fortuna creato dal Genio aeronautico, dal 2007 adibito per il traffico civile. Ed intestato, senza polemiche, al solo comune di Montecorvino Rovella. Ne

ALTAVILLA. Scuola media al capoluogo chiusa da anni. I genitori: "ancora troppi ritardi, non sappiamo se quest'anno riaprirà".

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  Da sette anni scuola media di Altavilla Silentina è chiusa per lavori in corso di adeguamento non completati. Nel 2011 un esposto inoltrato alla Procura di una parte dell’opposizione consiliare mise in evidenza deficienze strutturali dell’edificio a cui seguì finanche un provvedimento di sequestro che comprendeva anche la strada laterale. Scuola chiusa per inagibilità strutturale e sismica; alunni trasferiti nella frazione Cerrelli, con il primo cittadino e un funzionario del Comune indagati per non aver fatto eseguire i necessari lavori di messa in sicurezza. Segue un crescendo fatto di progetti da redigere, gare d'appalto da espletare, finanziamenti aggiuntivi da trovare ed eccoci all’attuale situazione di grave disagio. Per quest’anno scolastico sembrava fatta ma ecco i genitori degli alunni che gettano nuovamente l’allarme. Sarà pronto l’edificio della scuola media al capoluogo, reso adeguato alle necessità, davanti all’ormai imminente riapertura delle attività scolastiche in

ALTAVILLA. UNA BOMBA DI SOLUZIONE. L'IDEA DI ARMIDO

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Alla cara memoria di Armido Iorio e all’amicizia di Gerardo Fasano, i veri protagonisti di questa storia Ciao, Armido. Ho invidiato sempre la tua capacità di attraversare la vita con lievità, eleganza e rispetto per gli altri. La comunità che hai sempre onorato con la tua discrezione ma vera partecipazione ti ricorderà per sempre. Oggi abbiamo solo voglia di piangere ma sapendo come la pensavi cercheremo di non farlo ripassando tra di noi i tanti aneddoti della tua bella vita: studente fantasioso e scherzoso, lavoratore a Borgo Carillia, animatore della vita della piazza, collezionista e antiquario per hobby di libri, giornali e mezzi d'epoca. Potendo richiamerei in vita Piero Chiara per fargli scrivere qalcosa che sia alla tua altezza ... e immagino già la tua alzata di spalle, il mezzo sorriso e il ".. ma chi va a ditte. Idea di Middiucce eh"... Arrivederci ,amico. A Salerno hanno messo la città sottosopra per una settimana per via di una bombetta lasciata lì, da quei s

"TRA NOI SOLO DONNE ONESTE". INCONTRI DAVVERO RAVVICINATI CON BRIGANTI DELLA BANDA TRANCHELLA

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Di queste notizie non avevo conoscenza quando ho pubblicato "Fiumi, briganti e montagne". Pertanto questo è un capitolo di integrazione al mio libro, magari, in un futuro, faranno parte di quella biografia di Gaetano Tranchella e Francesca Cerniello che mi riprometto di scrivere. di Oreste Mottola orestemottola@gmail.com Giovani briganti che posano, orgogliosi per una foto ricordo “Altezza della fronte 63”, annota lo psichiatra lombrosiano. La “Biografia di due vecchi briganti” è all’interno di un volume di medicina legale del 1907 , redatto dall’istituto di medicina legale della R. Università di Genova, diretto dal prof. A. Severi. Oggi il libro è nella biblioteca della Harvard Lan Library. E’ molto interessante perchè, per la prima ed unica volta, fa parlare due componenti della banda Tranchella che dopo quarant’anni di detenzione ancora si trovano in prigione. Il primo, O.N., sono le sue iniziali, dice di essere stato costretto a scegliere la via del banditismo. Ero come

COME TRANCHELLA FU VENDUTO. "Avette na vita ra leone ma facette ‘na morte ra fesso”

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“ Avette na vita ra leone ma facette ‘na morte ra fesso”  così la voce popolare chiosa e riassume la sua vita. In ultimo si voleva costituire e aiutare anche tutta la sua banda molti dei quali avevano i requisiti per rientrare nelle amnistie decretate dai piemontesi. Ma i suoi padroni lo inguaiarono e lo fecero uccidere per evitare che potesse parlare. Se lo vendettero, per quattro soldi,     ancora un’altra volta. A vendicarlo, ma giusto un poco, fu la sua Francesca Cerniello quando nella sua deposizione indica i nomi dei mandanti. Evitando gli altavillesi, indice di un ruolo marginale di uomini del paese silentino nel brigantaggio. Vicenda che spiega bene Giuseppe Figliolia Forziati nel suo documentatissimo volume “Castelcivita”, edito nel 2015 dall’Arci Postiglione. Il protagonista è don Giuseppe de Vincenzo, il parroco di Castelcivita. “Tranchella soleva dire che il prete De Vincenzo prendeva denari dal Governo, dai briganti e dai ricattati, e qualche testimone accertò anche che i

IL RICORDO. CARMELO IULIANO, IL KRONOS

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Carmelo Iuliano interviene in un dibattito  Per età, sette anni di differenza; geografia, Altavilla paese invece di Sgarroni; scelte di vita, io l’emancipazione attraverso la scuola lui una divisa da poliziotto della Celere; poi la politica: io con un’estrema sinistra ordinata e colta lui dopo la Polizia incontra Lotta Continua, i radicali, un eretico come Vincenzo Muccioli e poi la Lega Nord. Insomma sempre su due rive diverse ma non del tutto opposte anzi spesso e volentieri comunicanti. Un paio di volte arriva a querelarmi per i miei articoli su di lui. Ricordo quello dove avevo scritto dei troppi partiti, lasciando stare la Polizia, dov’era stato. Quando, con amici, avevo fondato la cooperativa Rinascita della Valle del Calore (che qualche merito in questo paese l’ha avuto ma questo è un’altra storia) fu lui a contrapporsi accesamente in un progetto di modernizzazione della raccolta dei rifiuti: anche qui un manifesto e delle querele. Così quando Carmelo decise di presentare un esp