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Visualizzazione dei post da giugno, 2021

AGROPOLI. "Oasi" contro "Azzurro", la guerra dei lidi con un Comune che non decide e non applica una sentenza

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Va in scena la ultraventennale guerra del mare di Agropoli. Una vera telenovela, i protagonisti sono lidi, imprenditori e famiglie, alghe da spostare, alghe che diventano preziosa posidonia pur partendo dallo stato di costosi rifiuti speciali.  Una scuola, il professionale "Manlio De Vivo".  Poi da prezzemolo ecco alcuni consiglieri comunali, ed il sindaco, Adamo Coppola.   Due lidi contro, e tutti e due contro il Comune.  C’è il tifo, irrazionale come nelle peggiori contese calcistiche, l’Oasi contro l’Azzurro. Carlo Scalzone contro Eliodoro di Nardo. Due decenni di carte bollate, con sullo sfondo anche una complessa vicenda di eredità contestate e contese. Finora un vincitore c’è: sono gli avvocati di ambo le parti, quelli che hanno portato a casa oltre centomila euro di parcelle. E un punto fisso, la sentenza del Tar, tribunale amministrativo, del 5 ottobre 2020, che ha sancito definitivamente l’abusività e la conseguente demolizione del Bar-Ristorante del Lido Oasi e la c

BATTIPAGLIA. A RICORDO DI RAFFAELE RAGO

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Lello, come lo chiamavamo tutti noi che lo frequentavamo, ci teneva a raccontarsi da sé, ma in questa scelta non c’è mai stato un briciolo di vanagloria ma solo l’attribuire il giusto valore alle sue scelte, soprattutto culturali, e l’interesse a che venisse restituita tutta intatta la sua visione dl mondo : “Raffaele Rago [è lui che scrive] vive a Battipaglia. Critico e revisionista storico, da sempre palese antagonista degli studiosi di regime, concentra la propria attenzione soprattutto sulla maltrattata storia dei Borbone, la rivoluzione napoletana del 1799, sul fenomeno del cosiddetto “brigantaggio”, sull’emigrazione e sulle innumerevoli “patriottiche inesattezze” riguardanti l’unità d’Italia che ancora abbondano imperterrite nei libri di storia… Ha pubblicato libri di poesie e di narrativa per la scuola. Collabora con la rivista “Il Postiglione” e il periodico battipagliese di politica, costume ed attualità “News Controcorrente”. Lello, un battipagliese a tutto tondo, e della

SACCO. CILENTO. Ricordi giovanili: ecco chi c’era con noi al “Carrare re li vuoi” a piantare abeti e castagne

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  Sacco fu al centro, tra il 1979 e il 1982, di un’intensa esperienza di cooperazione giovanile. Oreste Mottola, uno dei protagonisti insieme a tanti altri, oggi la racconta così.   Sacco, località "Sacco Vecchio", resti della vecchia chiesa romanica    La realtà era che ci trattavano come se fossimo nei reparti confino dove la Fiat relegava i suoi operai più sindacalizzati. Nella montagna di Sacco e nei nidi aquila che sovrastano Magliano Vetere, a piantumare abeti e castagne. Era il periodo nel quale i privati erano ancora i protagonisti nella forestazione pubblica delle zone interne del Cilento e vigeva un tacito accordo di spartizione tra politici, i progettisti, più di un’impresa privata e anche il sindacato era compartecipe della spartizione. In questo banchetto qualche porta restò aperta e così entrammo anche noi. Giovani di sinistra variamente assortiti (io ero con “Il Manifesto”, socialista Silvio Masullo mentre Franco Latempa era già il segretario della locale sezio

CAPACCIO. Ex tabacchificio del Cafasso, ora Alfieri ne ha le chiavi. Enzo Sica: "risolvere subito il problema amianto"

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  Franco Alfieri ora ne ha le chiavi e il possesso. L’ex Tabacchificio, ubicato in località Cafasso, è ora a piena disposizione della città di Capaccio Paestum. Il sindaco Franco Alfieri ha infatti firmato il contratto di locazione, preso possesso delle chiavi dello stabile ed effettuato il primo accesso nello storico immobile. Qui  c’è  un pezzo della storia importante della Piana, con la “fabbrica” che ci volle, alla fine degli anni Trenta, Carmine De Martino. L’opificio che arriva ad avere oltre quattrocento operaie in gran parte giovani donne. Lavoro assai duro ma che permette a queste ragazze una relativa agiatezza che accelera l’emancipazione femminile. È dentro al tabacchificio che Clark, il generale americano che guida lo sbarco del 1943, stabilisce uno dei suoi primi quartieri generali dell’operazione Avalanche. La produzione va avanti per altri tre decenni poi una devastante malattia della coltura del tabacco in campo, la peronospora  tabacchina , unita alla notevole diminuzi

Roccadaspide, a Casalotti la strada sarà raddrizzata

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C’era un “tappo” nei collegamenti tra Paestum e l’Alta Valle del Calore e gli Alburni, gli otto temibili tornanti di Casalotti, nel comune di Roccadaspide. Curve a gomito tanto amate dai corridori automobilisti delle venti edizioni di un’affollatissima cronoscalata, quanto temute e maledette dai normali utenti della strada, nonché causa di incidenti e di fastidiose perdite tempo. Un nuovo tratto di strada raccorda direttamente la provinciale 166, eliminando quel vero e proprio collo di bottiglia. A prendere l’iniziativa è stato il municipio di Roccadaspide che ci ha messo soldi tratti dal suo bilancio e approvando il progetto di fattibilità tecnica ed economica, con 970 mila euro di spesa. Partirà così il primo stralcio dell’opera ribattezzata come “Via del Mare”. Un caso di scuola di come una migliore accessibilità alle zone interne non passa per nuove superstrade ma attraverso la razionalizzazione di quella già esistente. “La presenza dei tornanti ci ha portato, negli anni, tanti dis

Acciaroli, io sulle tracce di Hemingway.

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  Con due reporter di una tv di Miami sono tornato sui passi del romanziere americano  Esterni de "La Scogliera" dove Hemingawy alloggiò  di Oreste Mottola "So d’Acciaroli /sì nun ci si venuto/vienimi trova/brinderemo amor fraterno/’ncoppa sta ponta si conserva ancora Acciaroli"/.    La frase ce la detta la signora  Amina  Fedullo, l'acciarolese che ha scritto oltre 500 poesie e che le ricorda quasi tutte a memoria, basta che non gli date fretta.    Con la sua barchetta, Antonio Masarone, detto “Il Vecchio” per la sua serietà, rientrava in porto sospingendosi a braccia con i remi e trainando pesci spada più grandi sella sua barca, saraghi e cernie.  I colleghi pescatori lo guardavano ammirati.  E così anche Hemingway.  Masarone abitava in una parte dell’attuale bar pasticceria “Meeting”, il locale più conosciuto della marineria acciarolese.  “Per decenni – racconta l’attuale proprietario Gennaro Esposito l’ho sentito raccontare ai turisti la sua storia con il pr

ALTAVILLA: "FATTORIA DEL SOLE" A TENIMENTI. DA SGARRONI VOGLIONO SAPERE

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  Ai "Tenimenti" i milanesi di Apulia hanno ottenuto tutti i permessi per realizzare una grande fattoria del sole da 70 mw  Località Sgarroni e "Tenimenti" - vista panoramica  Non più il vento ma il sole. L'imprenditoria che coglie le occasioni cambia obiettivo. Così  Tenimenti, l’ampia fascia di rispetto che Altavilla ha mantenuto con il fiume Calore, diventerà de   una  grande  fattoria dell'energia. L'area, ultima testimonianza del latifondo, cambierà di nuovo aspetto. Da trent'anni si susseguono progetti di trasformazione che non hanno avuto successo. Manca l'acqua, non ci sono alberi. Zone di pascolo povero e di progetti, sostenuti con il denaro pubblico, andati in fumo. Anche la riconversione in noccioleto non sembra  ancora  soddisfare i proprietari. Tocca ora a Lucio Pessolano Filos , l'ultimo arrivato sulla scena,  disseminarla delle grandi vele fisse che catturano i raggi del sole e lo trasformano in energia. Pessolano guida la soci

EBOLI. Alessio Fortunato, il perito agrario che insegna come fare il vino ai cinesi

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  EBOLI. Dall’Istituto Tecnico Agrario di Eboli alla conquista della Cina, grazie alle competenze sul vino. E’ ciò che è accaduto ad Alessio Fortunato, 29 anni, enologo, consulente in Wine Business e professore presso la prima Università in enologia e wine business instituita in Asia, la North West Agriculture and Forestry University in Xi’An. Alessio ha frequentato l’Istituto Giustino Fortunato di Eboli dove ha imparato ad amare e ad apprezzare i vini e le loro caratteristiche tanto da farne una professione di successo. Il Giustino Fortunato, infatti, dispone della filiera completa, dal vigneto alla cantina, e produce un Aglianico, Palmento, un Fiano, Montedoro e un Rosato, Palmento prodotti esclusivamente con uve provenienti dall’azienda agraria annessa all’istituto stesso. Esperto conoscitore del mercato del vino Cinese, specializzato in strategia di marketing e vendita, invitato in qualità di Wine opinion leader nelle maggiori Wine fair in Cina e premiato nel 2013 in Canada dall’Ac

QUANDO GUGLIELMO EPIFANI TORNO' NEL PAESE DI SUA MADRE

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 Mi piace ricordare Guglielmo Epifani, con ciò che scrissi quando tornò a Sacco, paese dell'Alta Valle del Calore, nella serata che il comune gli volle dedicare per conferirgli la cittadinanza onoraria. Gli articoli furono pubblicati da "Il Mattino". GUGLIELMO EPIFANI TORNA NEL PAESE DELLA MADRE Oreste Mottola I tredici bambini della scuola elementare di  Sacco  sono tutti dietro al cartello “Benvenuti al nuovo cittadino”,  Epifani  va a salutarli e si commuove, quando gli dicono che la scuola e tutta lì e la vogliono chiudere. Don Carmine Troccoli, il rettore del santuario della Madonna della Neve, gli illustra le opere d’arte contenute nella bella chiesa di S. Silvestro e gli regala tre libri sulla storia del paese. “Apprezzo molto anche perché nella mia precedente vita mi occupavo proprio di editoria”. Poi la lunga passeggiata lungo corso Vittorio Emanuele, per quasi 800 metri, con molti affacciati dalle finestre per salutare Guglielmo  Epifani , il segretario generale

ALTAVILLA SILENTINA. Sul perché non ci sono più ritrovamenti archeologici

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articolo di ORESTE MOTTOLA Dall’ascia neolitica di Cerrocupo alle sepolture del Foddaro e nella Macchia. E poi gli scavi di San Lorenzo. Negli anni Settanta e Ottanta, anche sotto la spinta di studiosi locali come Peppino Galardi e Carlo Sassi, questo paese stupiva per la quantità e qualità di ciò che veniva alla luce arando i terreni. Ora non è più così. Tutto si è fermato. Solo colpa di trattori più potenti e di aratri giganteschi? Terra ricca anche di risorse archeologiche ancora nascoste quella altavillese. Ci muoviamo con i piedi nella storia: “Ubicumque pedem indicibus in aliquod historiae vestigium ponimus”; lo disse già Cicerone per l’Italia ma l’affermazione è tanto più vera per un territorio, che è davvero un campo aperto per l’archeologia. Sì, occorre fare attenzione a dove si mettono i piedi, siamo già nell’agro dell’hinterland di Paestum. Gli occhi devono stare aperti e ci dev’essere voglia di cose nuove. Già oltre un secolo fa i fratelli Ferrara scrissero: “Abbondano ne

CILENTO. "Via Silente", servono fondi subito. Simona Ridolfi:"Spariscono anche i cartelli d'indicazione"

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  La "Via Silente " è un viaggio di incontri, di storie, di volti che restano impressi nella memoria.Un lungo sentiero ad anello, per i seicento chilometri, che tocca borghi rurali, vallate e oasi naturali. Da Felitto alle grotte del Bussento, fino ai borghi sul mare: le tappe, le dritte e i racconti di chi ci vive, per scoprire uno dei paesaggi più remoti e intatti del sud Italia. Tutto ha inizio nel giugno 2014, quando Simona Ridolfi e Carla Passarelli decidono di percorrere il Cilento in bici per conoscere meglio la loro terra e chi ci abita. Pedalano per 28 giorni e centinaia di chilometri, tracciando così il primo e unico ciclopercorso italiano che si snoda interamente all’interno di uno dei più grandi parchi nazionali del Paese, Riserva della biosfera e Patrimonio Unesco dal 1998. “L’abbiamo chiamata La Via Silente perché il silenzio accompagna il viaggio. Un silenzio che non è assenza di suoni, ma qualità di ascolto”, spiega Simona Ridolfi. Le infrastrutture sono legg