ALTAVILLA: "FATTORIA DEL SOLE" A TENIMENTI. DA SGARRONI VOGLIONO SAPERE

 Ai "Tenimenti" i milanesi di Apulia hanno ottenuto tutti i permessi per realizzare una grande fattoria del sole da 70 mw 

Località Sgarroni e "Tenimenti" - vista panoramica 



Non più il vento ma il sole. L'imprenditoria che coglie le occasioni cambia obiettivo. Così Tenimenti, l’ampia fascia di rispetto che Altavilla ha mantenuto con il fiume Calore, diventerà de una grande fattoria dell'energia. L'area, ultima testimonianza del latifondo, cambierà di nuovo aspetto. Da trent'anni si susseguono progetti di trasformazione che non hanno avuto successo. Manca l'acqua, non ci sono alberi. Zone di pascolo povero e di progetti, sostenuti con il denaro pubblico, andati in fumo. Anche la riconversione in noccioleto non sembra ancora soddisfare i proprietari. Tocca ora a Lucio Pessolano Filos, l'ultimo arrivato sulla scena, disseminarla delle grandi vele fisse che catturano i raggi del sole e lo trasformano in energia. Pessolano guida la società milanese Apulia 2002 S.r.l. L'idea è di realizzare un grande impianto per produrre l'energia da fotovoltaico.  Le carte indicano le località Montespogliamonaco e San Leonardo, ma per chi è conoscitore dei luoghi è più facile dire "ai Tenimenti". Il fiume Calore e poi gli Alburni sono lì di fronte, davvero ad un tiro di schioppo. Terreni di proprietà di imprenditori di Battipaglia che prima tentarono di riempirle di pale eoliche, solo due sono state erette, ed ora si buttano sul fotovoltaico. Le autorizzazioni, almeno una trentina, sono state già ottenute nell'ottobre del 2020 ma, evidentemente la pandemia ha rallentato l'avvio dei lavori. I dati tecnici: la potenza nominale sarà di 78 Mw con potenza in uscita alla consegna da 60 Mw. Privato è l'investitore, attirato dai nuovi fondi della transizione ecologica. Tra le relazioni di progetto che ci è stato possibile leggere ci sono più volte le promesse di non procedere a movimenti di terreno e di prevedere un'ampia riqualificazione paesaggistica ed ambientale. Trattandosi di operazioni tra privati non è prevista alcuna cifra di ristoro al bilancio comunale. La precedente amministrazione comunale è solerte nel dotarsi di P.E.C., il piano energetico comunale, “strumento facoltativo ma non obbligatorio”, scriveva l’allora sindaco Antonio Di Feo, in un numero del bollettino comunale. Gli scopi, al netto delle roboanti dichiarazioni di principio, è immaginare come se tutti i 7mila cittadini fremessero per investire nei loro terreni in questa o in quell’altra energia alternativa pressati da petrolieri e uomini del vento e del sole milionari in euro. Risalta – nel caso del Pec - la messa a disposizione quasi dell’intera pianura per impianti a biogas e dell’intera zona alta (per intendersi, risalendo da Cerrocupo a Sgarroni – Ficocella e da qui a Cassile e poi l’intera zona di Tenimenti). Ricapitolando, così il comune di Altavilla assicura un sì preventivo a chi va a bussare con un proprio progetto.  Poi c’è stata una vera e propria eterogenesi dei fini, così si è solo spianato la strada a coloro che sperano di poter mettere le mani sui fondi del futuro Pnrr per grandi impianti che  niente  lasceranno alll’economia locale. Eppure quelle terre, era l'estate del 2017, furono difese da un'intera comunità dal fuoco di un grande incendio, che le aveva aggredite. E che un romanziere, Francesco Di Venuta, ne aveva tratto una sua opera: "Fuoco a Tenimenti".      

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