Agostino Cembalo, l’ingegnere che vola in Francia Lavora sulla meccanica dei fluidi e sul risparmio energetico delle auto



Agostino Cembalo è un giovane ingegnere aerospaziale originario di Olivella. E’ il figlio di Franco (sindaco di Altavilla) e di Antonella. Chi conosce la zona di origine di Agostino sa che nelle vicinanze, zona Padula, c’è un piccolo campo volo. La circostanza ha certamente influito su Agostino che dopo il liceo (il “Piranesi” di Capaccio Scalo) ha proseguito gli studi al Politecnico di Torino per la laurea triennale, scegliendo il percorso ingegneria Aerospaziale. Poi è arrivata la decisione di effettuare un tirocinio in un'azienda aerospaziale (LMA S.r.l.) nell'ambito della qualità.

Agostino non si è fermato qui. Continua con la laurea magistrale, sempre in ingegneria Aerospaziale al Politecnico di Torino, percorso Aerogasdinamica. Il percorso accademico è così brillante da potergli permettere di candidarsi ad un percorso di doppia laurea estero. E così arriva a Lione a Centrale de Lyon. “Complessivamente il percorso dura due anni - ci spiega - a partire dalla fine del primo anno di laurea magistrale, quindi ho prolungato la laurea magistrale per poter "gonfiare" il curriculum e fare esperienze all'estero, personali e professionali. In Francia, alla fine di ogni anno accademico, è previsto un tirocinio. Il primo anno, ho effettuato il tirocinio presso il laboratorio di ricerca LMFA (Laboratoire de Mecanique des Fluides et Acoustique) proprio perché interessato alla ricerca ed alla meccanica dei fluidi. Successivamente, il mio tirocinio finale, valido per la laurea, l'ho effettuato in PSA Automobiles (in seguito STELLANTIS), nel dipartimento di aerodinamica. Questo perché ho sempre avuto una forte passione per le auto ed in realtà la passione per l'aerodinamica delle auto è ciò che mi ha fatto cominciare l'università a Torino. Nel frattempo, mi sono iscritto, in parallelo, ad un master in meccanica ed energetica (il master all'estero è una vera e propria laurea magistrale della durata di due anni). Questo master rientrava in un percorso di doppia laurea per l'Ecole Centrale e per questo ho potuto conseguire. Alla fine del tirocinio in PSA, mi è stato proposto di effettuare un dottorato in azienda, sempre legato all'ambito dell'aerodinamica. Non essendo un progetto puramente di ricerca accademica, ho accetto, ed è il mio attuale impiego fino a Marzo 2024”.

Spiega a noi profani cosa fai adesso. “Il mio lavoro consiste nel migliorare l'aerodinamica in modo da ridurre la resistenza all'avanzamento. Ciò ha un impatto positivo sui consumi (carburante o elettricità che sia). È un lavoro che esiste da moltissimi anni, tuttavia, la parte innovativa della mia ricerca è il cercare di introdurre appendici mobili che possano minimizzare, in tempo reale, la resistenza all'avanzamento in funzione delle condizioni esterne all'abitacolo, in modo da avere il minor consumo possibile in ogni condizione, non credo di poter dire di più.

Torneresti in Italia? Se si a quali condizioni? Io sono sempre aperto a tutte le possibilità lavorative, purché siano correttamente remunerate e lavorativamente appaganti. Quindi la risposta è, si, potrei tornare in Italia alle giuste condizioni. A parità di stipendio, però, le condizioni di vita all'estero, con i vari benefici dei lavoratori, molto probabilmente resterò all'estero. Non necessariamente in Francia. Lo stesso discorso dunque vale per le nostre zone, con il vantaggio ovviamente di avere i familiari accanto.

Quale consiglio daresti ai ragazzi che ci leggono. Come messaggio per i ragazzi, sembrerà banale, ma è l'essere costanti ed impegnarsi sempre, seguendo le proprie passioni. Questo perché nella mia esperienza ho notato che tutto è raggiungibile con sforzi e sacrifici, ma davvero tutto (se si pensa che non si può fare un qualcosa, il limite ce lo stiamo auto-imponendo).


Oreste Mottola

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