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Visualizzazione dei post da giugno, 2023

QUESTIONE PRO LOCO ALTAVILLA SILENTINA. Due appunti di Oreste Mottola

 All'attenzione del  “Tavolo Tecnico” che sta lanciando di una rinnovata associazione “Pro Loco” ridisegnandone lo Statuto ed il programma d’azione.   Per una questione di trasparenza provvedo a mettere a disposizione di tutti gli interessati le note da me scritte sull’argomento ed indirizzate ai componenti di questo organismo che, ricordo, si è più volte riunito pubblicamente ed ogni volta ha dato vita ad un “punto” della situazione. L’obiettivo è quello di dare vita ad un’associazione viva, plurale, trasparente e condivisa. MESSAGGIO UNO del 14 maggio 2023 LANCIAMO UNA CAMPAGNA D’ASCOLTO NEL PAESE. Buongiorno a tutte e tutti, io penserei ad una "campagna di ascolto" rivolta a varie categorie sociali e realtà territoriali con il proposito prima di tutto di approntare il nostro programma complessivo e di vedere delineate alcune "consulte" che affianchino le nostre attività. Provo a fare degli esempi: 1-Gli operatori turistici già in attività (sia agriturismi ch

Paestum in noir. 1966, due fidanzati uccisi dall’austriaco arrivato in barca. L’assassino verrà arrestato a Cicerale

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Nelle foto sopra: la maestra Rosetta Calascione ed il geometra Antonio Bruno, sotto l'austraco assassino  Werner Scheeweiss    di ORESTE MOTTOLA orestemottola@gmail.com A Vietri rubò una barca con la quale raggiunse il litorale di Eboli, qui uccide due ragazzi e con la loro 500 si darà alla fuga verso il Cilento. Verrà catturato a Cicerale, dove ha un conflitto a fuoco con il maresciallo dei carabinieri Arcangelo Pepicella. Il protagonista di questo film dell’orrore, datato 1966, è Werner Scheeweiss , un barcaiolo austriaco che da oltre un anno attraversa l’Italia. “A morte. Kaputt” gli andarono a gridare fin nell’aula del tribunale di Salerno dove veniva processato, mentre a Eboli una folla di oltre cinquecento persone prese d’assalto il furgone dei carabinieri che lo trasportava. Contro i sogni di due giovani di Salerno fa esplodere tutti sei colpi del fucile rubato al vicino poligono di tiro. Si fermarono così per sempre alle 13 della domenica mattina del 19 maggio del 1966 i s