CAPACCIO. Ex tabacchificio del Cafasso, ora Alfieri ne ha le chiavi. Enzo Sica: "risolvere subito il problema amianto"


 


Franco Alfieri ora ne ha le chiavi e il possesso. L’ex Tabacchificio, ubicato in località Cafasso, è ora a piena disposizione della città di Capaccio Paestum. Il sindaco Franco Alfieri ha infatti firmato il contratto di locazione, preso possesso delle chiavi dello stabile ed effettuato il primo accesso nello storico immobile. Qui c’è un pezzo della storia importante della Piana, con la “fabbrica” che ci volle, alla fine degli anni Trenta, Carmine De Martino. L’opificio che arriva ad avere oltre quattrocento operaie in gran parte giovani donne. Lavoro assai duro ma che permette a queste ragazze una relativa agiatezza che accelera l’emancipazione femminile. È dentro al tabacchificio che Clark, il generale americano che guida lo sbarco del 1943, stabilisce uno dei suoi primi quartieri generali dell’operazione Avalanche. La produzione va avanti per altri tre decenni poi una devastante malattia della coltura del tabacco in campo, la peronospora tabacchina, unita alla notevole diminuzione del consumo di tabacchi lavorati in Occidente, decreta la fine della produzione. Un imprenditore battipagliese, Ersilio Caprino, proverà a farne degli appartamenti oppure, in alternativa, un centro fieristico. Si arriva al fallimento, che investirà la “Vecchio Borgo Srl”. All’ultima asta fallimentare, tenutasi lo scorso mese di aprile, si è presentato il Comune aggiudicato la locazione dell’immobile, per l’importo di 50.000 euro annui. “Con la disponibilità dell’ex Tabacchificio inizia una nuova, importante storia per la nostra Città – dichiara il sindaco Alfieri – Abbiamo acquisito il complesso immobiliare mediante locazione con l’obiettivo preciso di acquistarlo appena sarà possibile. Le sfide non ci fanno paura e come sempre noi ci metteremo subito al lavoro. L’intento è quello di mettere a disposizione della collettività uno stabile dall’importante valore storico-culturale e fornire così un altro contenitore prestigioso da utilizzare per attività di pubblico interesse all’altezza della Città di Capaccio Paestum». D’accordo anche l’ex sindaco Enzo Sica, oppositore di Alfieri. «Plaudo - dice Sica - all’iniziativa. Se si realizzerà sosterrò l’iniziativa, a patto che procedure vengano fatte nel modo giusto, con la quantificazione del valore che dovrà essere operata dagli Enti preposti. Per Sica è prioritario «procedere con la rimozione delle migliaia di metri quadrati di eternit, che ne fanno una bomba ecologica».


 

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