CILENTO. "Via Silente", servono fondi subito. Simona Ridolfi:"Spariscono anche i cartelli d'indicazione"






 

La "Via Silente" è un viaggio di incontri, di storie, di volti che restano impressi nella memoria.Un lungo sentiero ad anello, per i seicento chilometri, che tocca borghi rurali, vallate e oasi naturali. Da Felitto alle grotte del Bussento, fino ai borghi sul mare: le tappe, le dritte e i racconti di chi ci vive, per scoprire uno dei paesaggi più remoti e intatti del sud Italia. Tutto ha inizio nel giugno 2014, quando Simona Ridolfi e Carla Passarelli decidono di percorrere il Cilento in bici per conoscere meglio la loro terra e chi ci abita. Pedalano per 28 giorni e centinaia di chilometri, tracciando così il primo e unico ciclopercorso italiano che si snoda interamente all’interno di uno dei più grandi parchi nazionali del Paese, Riserva della biosfera e Patrimonio Unesco dal 1998. “L’abbiamo chiamata La Via Silente perché il silenzio accompagna il viaggio. Un silenzio che non è assenza di suoni, ma qualità di ascolto”, spiega Simona Ridolfi. Le infrastrutture sono leggere, soprattutto cartelli con indicazioni e carte geografiche.  “La via silente” è una delle infrastrutture sostenibili destinate ad un grande rilancio per il nuovo modello di turismo all’aria aperta che gli esperti indicano come ricercatissimi dal turismo della ripartenza post - pandemia. Una ricognizione della cartellonistica ha permesso di verificare come alcuni dei paletti messi a sostegno delle tabelle siano stati utilizzati impropriamente: “Caso emblematico – racconta Simona Ridolfi, presidente dell’associazione Via Silente – quello del palo sotto al Casone Aresta, (tra Petina e Santangelo a Fasanella) da cui è stata sfilata la tabella e sostituita con un cartello di obbligo catene a bordo”. “L’ente responsabile dovrebbe quanto meno restituire il materiale impropriamente rimosso”, aggiunge. Altri punti critici nella tappa tra Sanza e Casaletto Spartano, dove mancano tre segnali e a Santa Barbara di Ceraso dove manca sia il palo che il segnale. Poi manca una guida, necessariamente anche cartacea, che fornisca ai fruitori immediatamente carte geografiche, indirizzi e numeri di telefono. Fidarsi della rete va bene ma quando ci si trova in posti remoti, spesso off line, la sicurezza è anche estrarre dal tascapane un tradizionale baedeker che tragga d’impaccio. I tempi degli enti sono troppo lunghi. Occorre agire subito.  La campagna durerà 3 mesi e garantirà risorse per i prossimi 3 anni: l'obiettivo dell'associazione è quello di raccogliere 15mila euro per pubblicare la prima guida cartacea della “Via Silente”, stampare il materiale informativo da distribuire ai viandanti prima della partenza, tenere aperto il suo infopoint con la piccola ciclofficina all’interno, provvedere alla manutenzione delle 266 tabelle direzionali lungo i 600 km di percorso.  Fino al 13 agosto sulla piattaforma DeRev, al link https://derev.com/laviasilente sarà possibile contribuire alla crescita di questo percorso che ha costruito un turismo nuovo ed inedito per il Cilento: quello destagionalizzato, lento e attento a non deturpare le sue bellezze naturali. Un esempio di “buona pratica che funziona”. 

Da Zero per La Via Silente Il Cilento fa rete. La pizzeria Da Zero lancia un'iniziativa a tappe al fianco de La Via Silente e della sua campagna di crowdfunding. Il 10 giugno il primo evento nella sede cilentana, a Vallo della Lucania, della rinomata pizzeria: la nuova sala accoglierà la presentazione della campagna di raccolta fondi lanciata qualche settimana fa dalla Via Silente con un nuovo menù estivo nel quale troverà spazio un'originalissima pizza dedicata proprio al ciclopercorso cilentano. La pizza resterà disponibile in tutte le pizzerie Da Zero per un mese e parte del ricavato sarà devoluto alla Via Silente. "Mettere insieme le persone che fanno crescere il territorio cilentano è sempre stato fondamentale per noi", dice Giuseppe Boccia, fondatore di Da Zero. "La partnership con la Via Silente, che negli anni ha costruito un suggestivo percorso cicloturistico che abbraccia tutto il nostro Parco Nazionale è arrivata in maniera naturale, in un'ottica di sinergia tra i diversi attori del territorio". Entusiasta della collaborazione anche la presidente de La Via Silente, Simona Ridolfi. "L'idea è che l'unione fa la forza", sottolinea. "Uniamo le nostre capacità e le nostre risorse con un obiettivo comune: far crescere il Cilento. L'intento è ambizioso, ma l'amore per il nostro territorio e la voglia di fare dimostrata dagli amici di Da Zero fanno superare ogni ostacolo. Mettendo insieme le nostre energie e le nostre forze sono sicura che possiamo arrivare lontano". Appuntamento dunque per giovedì prossimo a Vallo della Lucania per la cena evento a supporto delle Via Silente e tutti gli altri giorni per sostenere l'associazione cilentano mangiando un'ottima pizza. Ma le iniziative non finiscono qui. Il 23 giugno l'appuntamento sarà nella sede milanese di Da Zero con un'altra novità: la presentazione di una t-shirt dedicata alla Via Silente, disegnata dall'artista cilentana Rosalba Ruggiero.

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