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"L'AMICO GIORGIO". LA CANZONE CHE SDRAMMATIZZARE L'ACCIDENTE DELLE CORNA

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IL BRANO SU YOUTUBE  https://www.youtube.com/watch? v=sUvkUdbxGO4 Foto1: I musicisti  L’amore, sì. Visto dall’amaro del tradimento e delle  corna . È la novità di questi mesi per opera di una band di musicisti altavillesi – rocchesi. Il testo è di Peppino Cammarano, uno che suona ben sette diversi strumenti e canta nei più rinomati locali della Campania. L’arrangiamento è di Daniele Brenca, contrabbassista e non solo, dalla fine degli anni ’90 a fianco di tanti importanti artisti e con un lungo soggiorno americano. La donna – immagine è l’altavillese Manuela Minasi, una voce straordinaria. Incisiva è anche la partecipazione di Enzo Tangredi, musicista altavillese con di grandi capacità espressive. “L’amico Giorgio” ironicamente stempera quei fatti della vita che anche dalle nostre parti hanno avuto recenti sbocchi sanguinosi. Peppino Cammarano non si sottrae alla discussione seria, e ci dice: “Elaborare l’avvenimento, ragionarci sopra, dimostrare che i casi non sono isolati… anche noi

PAESTUM. L'AVVENTUROSA VITA DELLO SHERMANN, IL CARRO ARMATO SEGRETO DEGLI AMERICANI Voza chiedeva l’assegnazione dello Sherman DD alla Città di Capaccio Paestum

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  PAESTUM. L'AVVENTUROSA VITA DELLO SHERMANN, IL CARRO ARMATO SEGRETO DEGLI AMERICANI Voza chiedeva l’assegnazione dello Sherman DD alla Città di Capaccio Paestum Il 18 maggio 2002, a due miglia a largo della costa di Capaccio Paestum, fu riportato in superficie un carro armato di tipo Sherman DD, mezzo anfibio usato dall’esercito americano nella Seconda Guerra Mondiale, in particolare per lo Sbarco in Normandia del giugno 1944 (testato nell’occasione dello Sbarco del 9 settembre 1943), di cui a tutt’oggi esistono solo altri due esemplari nel mondo, uno in Francia ed uno in Gran Bretagna. L’operazione di recupero fu finanziata e realizzata da un privato, il quale successivamente ha esposto il cimelio nel suo museo a Borgo Faiti (Latina). A partire dal 2009, il sostituto procuratore della Repubblica di Salerno, dottor Angelo Frattini, aveva aperto un procedimento penale contro il museo privato ed attivato l’Avvocatura dello Stato in quanto il bene di particolare interesse storico –

SULL'ORIGINE DELLA MODERNA FORTUNA TURISTICA DELLA PIANA DEL SELE di Oreste Mottola

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Mare e fiume, storia e monumenti, archeologia e sapori. La moderna fortuna turistica della Piana del Sele Mare e fiume, storia e monumenti, archeologia e sapori. La moderna fortuna turistica della Piana del Sele nasce dall'intreccio con questi diversi elementi. Ci fu un tempo, che è durato fino a che non è stata aperta al traffico l'autostrada, che tutte le strade portarono per i contadi sparsi della Piana del Sele. I viaggi erano lunghi e così c'era il tempo di dare uno sguardo qui e là. Così, sia che il re volesse andare a Persano o verso le altre regioni meridionali, o la migliore gioventù italiana ed europea dovesse adempiere il "precetto" di vedere di persona le vestigia classiche della Magna Grecia, era d'obbligo transitare e trattenersi per queste terre. Ai lati di quelle strade si trovavano appostati macilenti bufalari e briganti agguerriti, i primi erano lì solo per vendere, ai viaggiatori nelle carrozze, la "provatura" del formaggio di buf

· DA SICIGNANO A CONTURSI LE NUOVE FRONTIERE DEL NUOVO TURISMO NEL SALERNITANO . Fiumi, antichi castelli e acque minerali.

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    [articolo di Oreste Mottola orestemottola@gmail.com - whatsapp 334624615] Da Sicignano Degli Alburni a Contursi Terme è la frontiera nuova del turismo sostenibile italiano. Ci crede molto il Cai, il Club Alpino, che qui ha voluto una delle tappe più importanti del “Sentiero Italia”, 7638 km suddivisi in 500 tappe. Economico e salutare il trekking attrae sempre di più. E il passo lento del camminatore è l’ideale per la fruizione turistica. Il tratto di territorio che il camminatore esplorerà gli consentirà di apprezzare non solo il sentiero, ma anche la profonda ricchezza culturale e tradizionale offerta dalle montagne del nostro Paese. E da queste parti c’è solo l’imbarazzo della scelta. Si va dagli echi dalla storia, con le caccie dei reali borbonici e le razzie dei briganti, Cicerone impaurito e in fuga da Roma, le passate storie horror dei castelli sicignanesi. Anche il contemporaneo è niente male: nel

EBOLI_ Dai frutteti più solidarietà ed energie pulite, in prima fila la ebolitana Dell’orto

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Solidarietà ed energie pulite. Anche i frutteti produrranno energia alternative e contribuiranno a modelli più solidali di produzione agricola. Lo sperimenta Engie, energie alternative, proprio in collaborazione con degli agricoltori della Piana del Sele con il “Frutteto ENGIE 4LIFE, in collaborazione con Biorfarm e LifeGate. Gli alberi del frutteto provengono da un'azienda agricola della Campania (Dell'Orto-Eboli, Piana del Sele di Eboli) e da due realtà pugliesi (Galante di Ginosa e Giannella di San Ferdinando di Puglia). Le tre aziende complessivamente metteranno a disposizione 5 tonnellate di frutta provenienti per il 50% dalla Campania e per il restante 50% dalla Puglia.  ENGIE, gruppo energetico mondiale, coerentemente con la propria ambizione di accelerare la transizione verso un'economia carbon neutral, lancia in collaborazione con Biorfarm e LifeGate: il frutteto ENGIE 4LIFE, partecipando al progetto Save the Farm, grazie al quale 500 alberi da frutto provenienti d

ROCCO SCOTELLARO, CINQUE ANNI DI PERMANENZA A SICIGNANO DEGLI ALBURNI

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  “ Era un buco come il mio paese. Potevo soltanto dire una cosa nuova agli amici: che da una finestra del convento avevo visto su quella rotabile [è la Statale 19,  ndr ] passare i corridori del Giro d’Italia , che non toccavano mai il nostro paese”.  E poi:  "...Sarebbe ritornato alla sua terra, alle avventure di sempre, tra i boschi e le pietre del suo paese dove avrebbe aspettato il regno della morte, solenne, come gli si doveva, con guardie gigantesche e bestie nere.."  (L’Uva Puttanella - Laterza - 1954) . di ORESTE MOTTOLA  ì Le storie di Carlo Levi e di Rocco Scotellaro hanno cominciato a scorrere in parallelo dal 1935. Carlo Levi da confinato politico arriva in Lucania, da Grassano poi passa ad Aliano. Erano gli stessi anni nei quali il dodicenne Rocco Scotellaro scopre lo studio e, come tanti, “mima” una vocazione religiosa e giunge presso i cappuccini del convento di Sicignano degli Alburni. Il Sud che si svelava nella sua ancestralità gli si parò davanti agli occh

I grandi meridionalisti, Manlio Rossi Doria l’ultimo allievo di Giustino Fortunato Di formazione internazionale. “Apprezzato a parole sono rimasto ancora una volta - come ai tempi della riforma agraria - sconfitto nei fatti”. Lavorò alla bonifica della Piana del Sele e denunciò lo scandalo Federconsorzi di Oreste Mottola

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I grandi meridionalisti, Manlio Rossi Doria l’ultimo allievo di Giustino Fortunato  Di formazione internazionale. “Apprezzato a parole sono rimasto ancora una volta - come ai tempi della riforma agraria - sconfitto nei fatti” . Lavorò alla bonifica della Piana del Sele e denunciò lo scandalo Federconsorzi  di Oreste Mottola Il Sud dell’Osso e della Polpa, il Sud dei contadini, il Sud dei suoi uomini migliori, come il giovane Rocco Scotellaro salvato dai marosi della politica politicante, ed estratto dalla sua Tricarico e mandato a Portici a studiare agraria. La “politica come mestiere” mai disgiunta da una formazione professio0nale di altissimo profilo. La recente scomparsa di Mimmo De Masi ci ha riportato alle grandi figure del meridionalismo militante. Un gigante, su questi orizzonti fu Manlio Rossi Doria, già all’interno del gruppo che gestì la bonifica idraulica e poi integrale nella Piana del Sele, degli anni Venti e Trenta del Novecento, da grande “tecnico” di note simpatie polit