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IL PETROLIO NEL CILENTO: TORNANO LE RICERCHE, C'E' APPRENSIONE NELLE POPOLAZIONI

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  Petrolio in Cilento: la Shell vuole aprire pozzi nella Valle di Diano In otto comuni della Valle di Diano, da qualche giorno c’è forte inquietudine: a Atena Lucana, Montesano Sulla Marcellana, Padula, Polla, Sala Consilina, Sant’Arsenio e Teggiano potrebbero arrivare le trivelle della Shell per cercare petrolio. Nel cuore della Campania? Eh si, siamo nell’Appennino lucano dove i monti della Maddalena e Monte Cavallo separano il Cilento dalla Basilicata, regione in cui sono già presenti pozzi estrattivi. Spiega a StileTv Simone Valiante, delegato nazionale Anci per i Parchi e le riserve naturali: Il Vallo di Diano è un territorio a vocazione agricola e ricco di risorse paesaggistiche. Il paventato progetto della Shell di un’ installazione di pozzi petroliferi nei comuni che rientrano nel progetto “Monte Cavallo” è , dunque, paradossale. Gli 8 sindaci già si sono espressi negativamente rispetto alla richiesta di autorizzazione avanzata da Shell e lo hanno dichiarato con un documento co

Di Novella, il farmacista che ridà vita alle vecchie piante medicinali di ORESTE MOTTOLA

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  SASSANO.  “Sono partito d alle specie medicinali coltivate nelle città medievali fortificate, usate per far fronte alle necessità nutritive e sanitarie nei periodi  di  assedio”. Padroneggia come pochi medicina, botanica e storia  Nicola   Di   Novella , farmacista  di  Sassano, ricercatore appassionato  di  biodiversità alle quali permette  di  continuare a vivere, conservandone il germoplasma.   Presso la sua “bottega” fanno capo finanche studenti  di  medicina americani per approfondire i loro studi sulle erbe mediche. Nelle sue collezioni il punto forte sono le erbe per uso medicinale, un campionario  di  erbe utilizzate per l’uso domestico (per pulire, deodorare, tingere e per la cucina), una scaffalatura con ciotole in terracotta contenenti erbe ed essenze vegetali dell’etnobotanica e della fitoterapia. In  Di   Novella  c’è l’aspetto del farmacista  di  stampo antico, galenico, è pronto a stupire con preparazioni moderne  di  fitoterapia,  di  aromaterapia,  di  gemmoterapia, 
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LE MIE STORIE Quando passò il passaggio per Paestum dell’espatrio in Israele degli ebrei sopravvissuti allo sterminio nazista di ORESTE MOTTOLA orestemottola@gmail.com Costò tre giorni di prigione nella caserma dei carabinieri di Capaccio il passaggio per Paestum dell’espatrio in Israele degli ebrei sopravvissuti allo sterminio nazista. “Cinquanta ragazzi fece imbarcare Ada Sereni con il gruppo di Aliàh Bet arrivò il 17 settembre del 1947. Furono le piste di atterraggio che gli americani avevano creato per rendere più agevole il loro sbarco dell’8 settembre 1943 ad incuriosire gli uomini e le donne del nascente stato di Israele che organizzavano i viaggi clandestini dei sopravvissuti dai lager tedeschi. “Notammo l’aviopista di Seliano passando dal mare”, raccontava la Sereni. Non c’era la pineta e dal litorale si vedeva tutta la zona intorno ai templi. La circostanza fondamentale era anche quella che arrivare da queste parti e fingersi turisti interessati all’archeologia era un’ottima

MEZZO SECOLO "DI MESSA" PER DON CARMINE TROCCOLI L’ARTICOLO DI SILVIO MASULLO

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Cinquant’anni al servizio del Signore e dei cilentani. Un traguardo significativo per don Carmine Troccoli, rettore del Santuario della Madonna di Novi Velia, ma di riflesso per i suoi parrocchiani e per un intero territorio. Della ricorrenza erano a conoscenza in pochi, anche nel paese natale di Sacco, probabilmente per la sua naturale ritrosia ad atteggiamenti autoreferenziali e celebrativi. “Ci vuole fuoco per essere apostoli. Essendo né caldi né freddi, cioè tiepidi, non si riuscirà mai a niente. Non sarà mai missionario chi non arde di questo fuoco divino” sosteneva il presbitero Giuseppe Allamano, proclamato beato nel 1990 da Papa Giovanni Paolo II. Don Carmine ha sicuramente dato senso e sostanza al suo apostolato. E’ stato innanzitutto un testimone ed interprete illuminato della fede e religiosità popolare. Quella spinta profonda e rivoluzionaria, che ha portato intere generazioni di cilentani a recarsi in pellegrinaggio al Monte Sacro, in un cammino di purificazione. Sono i

"L'AMICO GIORGIO". LA CANZONE CHE SDRAMMATIZZARE L'ACCIDENTE DELLE CORNA

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IL BRANO SU YOUTUBE  https://www.youtube.com/watch? v=sUvkUdbxGO4 Foto1: I musicisti  L’amore, sì. Visto dall’amaro del tradimento e delle  corna . È la novità di questi mesi per opera di una band di musicisti altavillesi – rocchesi. Il testo è di Peppino Cammarano, uno che suona ben sette diversi strumenti e canta nei più rinomati locali della Campania. L’arrangiamento è di Daniele Brenca, contrabbassista e non solo, dalla fine degli anni ’90 a fianco di tanti importanti artisti e con un lungo soggiorno americano. La donna – immagine è l’altavillese Manuela Minasi, una voce straordinaria. Incisiva è anche la partecipazione di Enzo Tangredi, musicista altavillese con di grandi capacità espressive. “L’amico Giorgio” ironicamente stempera quei fatti della vita che anche dalle nostre parti hanno avuto recenti sbocchi sanguinosi. Peppino Cammarano non si sottrae alla discussione seria, e ci dice: “Elaborare l’avvenimento, ragionarci sopra, dimostrare che i casi non sono isolati… anche noi

PAESTUM. L'AVVENTUROSA VITA DELLO SHERMANN, IL CARRO ARMATO SEGRETO DEGLI AMERICANI Voza chiedeva l’assegnazione dello Sherman DD alla Città di Capaccio Paestum

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  PAESTUM. L'AVVENTUROSA VITA DELLO SHERMANN, IL CARRO ARMATO SEGRETO DEGLI AMERICANI Voza chiedeva l’assegnazione dello Sherman DD alla Città di Capaccio Paestum Il 18 maggio 2002, a due miglia a largo della costa di Capaccio Paestum, fu riportato in superficie un carro armato di tipo Sherman DD, mezzo anfibio usato dall’esercito americano nella Seconda Guerra Mondiale, in particolare per lo Sbarco in Normandia del giugno 1944 (testato nell’occasione dello Sbarco del 9 settembre 1943), di cui a tutt’oggi esistono solo altri due esemplari nel mondo, uno in Francia ed uno in Gran Bretagna. L’operazione di recupero fu finanziata e realizzata da un privato, il quale successivamente ha esposto il cimelio nel suo museo a Borgo Faiti (Latina). A partire dal 2009, il sostituto procuratore della Repubblica di Salerno, dottor Angelo Frattini, aveva aperto un procedimento penale contro il museo privato ed attivato l’Avvocatura dello Stato in quanto il bene di particolare interesse storico –

SULL'ORIGINE DELLA MODERNA FORTUNA TURISTICA DELLA PIANA DEL SELE di Oreste Mottola

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Mare e fiume, storia e monumenti, archeologia e sapori. La moderna fortuna turistica della Piana del Sele Mare e fiume, storia e monumenti, archeologia e sapori. La moderna fortuna turistica della Piana del Sele nasce dall'intreccio con questi diversi elementi. Ci fu un tempo, che è durato fino a che non è stata aperta al traffico l'autostrada, che tutte le strade portarono per i contadi sparsi della Piana del Sele. I viaggi erano lunghi e così c'era il tempo di dare uno sguardo qui e là. Così, sia che il re volesse andare a Persano o verso le altre regioni meridionali, o la migliore gioventù italiana ed europea dovesse adempiere il "precetto" di vedere di persona le vestigia classiche della Magna Grecia, era d'obbligo transitare e trattenersi per queste terre. Ai lati di quelle strade si trovavano appostati macilenti bufalari e briganti agguerriti, i primi erano lì solo per vendere, ai viaggiatori nelle carrozze, la "provatura" del formaggio di buf

· DA SICIGNANO A CONTURSI LE NUOVE FRONTIERE DEL NUOVO TURISMO NEL SALERNITANO . Fiumi, antichi castelli e acque minerali.

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    [articolo di Oreste Mottola orestemottola@gmail.com - whatsapp 334624615] Da Sicignano Degli Alburni a Contursi Terme è la frontiera nuova del turismo sostenibile italiano. Ci crede molto il Cai, il Club Alpino, che qui ha voluto una delle tappe più importanti del “Sentiero Italia”, 7638 km suddivisi in 500 tappe. Economico e salutare il trekking attrae sempre di più. E il passo lento del camminatore è l’ideale per la fruizione turistica. Il tratto di territorio che il camminatore esplorerà gli consentirà di apprezzare non solo il sentiero, ma anche la profonda ricchezza culturale e tradizionale offerta dalle montagne del nostro Paese. E da queste parti c’è solo l’imbarazzo della scelta. Si va dagli echi dalla storia, con le caccie dei reali borbonici e le razzie dei briganti, Cicerone impaurito e in fuga da Roma, le passate storie horror dei castelli sicignanesi. Anche il contemporaneo è niente male: nel

EBOLI_ Dai frutteti più solidarietà ed energie pulite, in prima fila la ebolitana Dell’orto

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Solidarietà ed energie pulite. Anche i frutteti produrranno energia alternative e contribuiranno a modelli più solidali di produzione agricola. Lo sperimenta Engie, energie alternative, proprio in collaborazione con degli agricoltori della Piana del Sele con il “Frutteto ENGIE 4LIFE, in collaborazione con Biorfarm e LifeGate. Gli alberi del frutteto provengono da un'azienda agricola della Campania (Dell'Orto-Eboli, Piana del Sele di Eboli) e da due realtà pugliesi (Galante di Ginosa e Giannella di San Ferdinando di Puglia). Le tre aziende complessivamente metteranno a disposizione 5 tonnellate di frutta provenienti per il 50% dalla Campania e per il restante 50% dalla Puglia.  ENGIE, gruppo energetico mondiale, coerentemente con la propria ambizione di accelerare la transizione verso un'economia carbon neutral, lancia in collaborazione con Biorfarm e LifeGate: il frutteto ENGIE 4LIFE, partecipando al progetto Save the Farm, grazie al quale 500 alberi da frutto provenienti d

ROCCO SCOTELLARO, CINQUE ANNI DI PERMANENZA A SICIGNANO DEGLI ALBURNI

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  “ Era un buco come il mio paese. Potevo soltanto dire una cosa nuova agli amici: che da una finestra del convento avevo visto su quella rotabile [è la Statale 19,  ndr ] passare i corridori del Giro d’Italia , che non toccavano mai il nostro paese”.  E poi:  "...Sarebbe ritornato alla sua terra, alle avventure di sempre, tra i boschi e le pietre del suo paese dove avrebbe aspettato il regno della morte, solenne, come gli si doveva, con guardie gigantesche e bestie nere.."  (L’Uva Puttanella - Laterza - 1954) . di ORESTE MOTTOLA  ì Le storie di Carlo Levi e di Rocco Scotellaro hanno cominciato a scorrere in parallelo dal 1935. Carlo Levi da confinato politico arriva in Lucania, da Grassano poi passa ad Aliano. Erano gli stessi anni nei quali il dodicenne Rocco Scotellaro scopre lo studio e, come tanti, “mima” una vocazione religiosa e giunge presso i cappuccini del convento di Sicignano degli Alburni. Il Sud che si svelava nella sua ancestralità gli si parò davanti agli occh