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IL FISICO BATTIPAGLIESE FABIO MILETTO NOMINATO DIRETTORE DEL SETTORE SUPERCONDUTTORI E MATERIALI INNOVATIVI DEL CNR

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   Fabio Miletto Granozio (a destra) , responsabile ricerche sui superconduttori del Cnr  Un fisico di Battipaglia, Fabio Miletto Granozio, è stato chiamato a coordinare - da fine maggio 2021 - il settore del Cnr, consiglio nazionale delle ricerche, che si occupa di superconduttori e materiali innovativi. La sezione è chiamata SPIN, sta per SuPerconducting and other INnovative materials and devices institute. Fabio Miletto si è laureato nel 1991, presso l'Università Federico II di Napoli, con votazione 110/110 e lode. Tra i suoi interessi di ricerca vi sono: Crescita di eterostrutture epitassiali di ossidi di metalli di transizione. Proprietà dei gas di elettroni 2D alle interfacce di ossido. Meccanismi di deposizione laser pulsato. Fisica dei sistemi elettronici correlati. Caratterizzazione di film sottili in impianti su larga scala. Texture spin non convenzionali in ossidi di metalli di transizione. Applicazioni degli ossidi di metalli di transizione in nanoelettronica, spintroni

ROCCO SCOTELLARO ED IL CILENTO. Quella “rivolta insubordinata” dei contadini di Montano Antilia che avrebbe voluto raccontare ma non ne ebbe il tempo

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Montano Antilia, i nuovi contadini  Tricarico, "segni" contemporanei per Rocco Scotellaro  [ di Oreste Mottola ] Montano Antilia , Basso Cilento. Una storia di Filadelfi, una sorta di comunisti dell’Ottocento, in zone più ricchi di preti e monaci(tanti) che di operai, inesistenti. Teste calde che aizzano gli animi. E poi il rincaro del prezzo del sale, allora elemento scarso e fondamentale per la sopravvivenza alimentare (mica c’erano i frigoriferi), gli irruenti briganti i fratelli Capozzoli (da Monteforte Cilento), le bellissime signore  lucane Tambasco (mamma e tre figlie, le cronache sono concordi sul punto), ed il delizioso sorbetto di neve conservata in montagna offerto alle riunioni sediziose. Era il 15 luglio del 1829 . L’iniziativa fu di Arcangelo Dagnino (marito di una delle avvenenti Tambasco) che aveva portato con sé un calamaio e, al termine del consesso, vergò  un Proclama in cui si chiedeva l’introduzione della Costituzione francese  e la riduzione del prezzo

QUANDO E QUANTO ALTAVILLA E' DONNA. "ROSA" PROTAGONISTA DA SEMPRE

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  L'altra Altavilla: donne tra storia, letteratura e folclore [Oreste Mottola] Altavilla è un paese tradizionalmente matriarcale. La storia delle donne protagoniste comincia da lontano. Da quelle nostre antenate che fortunosamente scampate alla strage ordinata, del 1246, da Federico di Svevia, e che ripopolarono il paese dopo che i maschi - uomini: e bambini - furono tutti passati per le armi. Ci volle allora davvero una gran forza per far ripartire la vita nel nostro paese e - probabilmente - da quella terribile prova viene la straordinaria forza e tenacia delle nostre donne. Molto spazio hanno avuto le nostre donne anche nella letteratura: dalla Sofia che incanta il giovane seminarista Antonio Bennato alla bella bionda adolescente che strega il maturo don Aurelio Pipino, mentre appaiono tranquille, assennate e gran lavoratrici le donne de "Le novelle dell'Acquafetente". Le contemporanee sono invece le vere protagoniste dei romanzi di Francesco Di Venuta. Un’aura

Ettore Bielli, IL DECORATORE CHE DISSE DI NO A TOGLIATTI E SI FECE ANARCHICO Ettore Bielli, il comunista che disse no a Togliatti e si fece anarchico.

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ti Ettore Bielli, IL COMUNISTA CHE DISSE DI NO A TOGLIATTI E SI FECE ANARCHICO Ettore Bielli, il comunista che disse no a Togliatti e si fece anarchico. di Oreste Mottola orestemottola@gmail.com Di professione decoratore di talento, è stato lui a dipingere l'esterno del vecchio cinema De Marsico a Sala Consilina dove fu confinato politico dal 1939 al 1943. Da uomo libero ci rimase fino al 1947. Con i tedeschi in rabbiosa ritirata nascose sotto la sua abitazione due ebrei. Così li salvò, a prezzo della sua vita, lui il più sospettabile, dalla deportazione e dalla morte. Quando arrivarono gli Alleati spese la sua parola di confinato, di antifascista doc, salvando dalla fucilazione i gerarchi fascisti di Sala ritenuti dei collaborazionisti dei tedeschi. "Mio padre era uno che amò la libertà e il vivere da uomo libero", Wladimiro Bielli, dirigente d'azienda salernitano racconta suo padre Ettore, romano, prima comunista e poi anarchico. "Fu uno dei pochi, con l'av

SELE, MON AMOUR FOU TRA STORIE E TANTA ARCHEOLOGIA

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di ORESTE MOTTOLA orestemottola@gmail.com Mare e fiume, storia e monumenti, archeologia e sapori. La moderna fortuna turistica della Piana del Sele nasce dall'intreccio di questi diversi elementi. Ci fu un tempo, che è durato fino a che non è stata aperta al traffico l'autostrada, che tutte le strade portarono per i contadi sparsi della Piana del Sele. I viaggi erano lunghi e così c'era il tempo di dare uno sguardo qui e là. Così, sia che il re volesse andare a Persano o verso le altri regioni meridionali, o la migliore gioventù italiana ed europea dovesse adempiere al "precetto" di vedere di persona le vestigia classiche della Magna Grecia, era d'obbligo transitare e trattenersi per queste terre. Ai lati di quelle strade si trovavano appostati macilenti bufalari e briganti agguerriti, i primi erano lì solo per vendere, ai viaggiatori nelle carrozze, la "provatura" del formaggio di bufala e guadagnarsi, in modo onesto, qualche soldo. Fu così che te

Bruno De Conciliis, il più internazionale dei cilentani

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Quando lo sviluppo corre sulle strade antiche del vino, dei fichi e dell'olio d’oliva. ‘Come facìano l’antici" , il più internazionale dei cilentani, Bruno De Conciliis, ti racconta così come funziona una delle nuove frontiere non solo del vino, ma anche dello sviluppo ecocompatibile, che lui a Prignano Cilento, ogni giorno, contribuisce concretamente a realizzare. Una delle ultime novità di casa De Conciliis è l’’Antece’, come il monumento che è la Tiscali dei sardi, il simbolo ancestrale d’identità territoriale, appostato lassù sui monti Alburni, a S. Angelo a Fasanella. Antece è la nuova etichetta che ha voluto per la sua bottiglia fatta con la tecnica più antica. ‘Con l’Antece, che vuol dire antico’, dice Bruno De Conciliis, ‘abbiamo voluto stabilire un legame strettissimo col territorio con un Fiano vinificato, un rosso senza il contatto con le bucce. Proprio come facevano gli antichi’. Come la mozzarella di Vannulo spopola perché poco più di dieci anni fa cominciarono a

Giuseppe Galardi. La storia di Altavilla

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  OMAGGIO A GIUSEPPE GALARDI NELLA FOTO IL PRIMO A SINISTRA E' GIUSEPPE GALARDI Ha vissuto per e con la società che lo circondava. Non si dica di lui che è stato solo un topo di biblioteche ed archivi. Giuseppe Galardi ha amato con uguale intensità la cultura, la natura ed anche la buona cucina e gli amici. E' stato uomo politico, assistente e consulente sociale. Ha fatto il farmacista ed il ragioniere. Ha vissuto intensamente la vita in tutte le sue sfaccettature. Da giovane lo spirito d'avventura gli risultava naturalmente congeniale. Era appena un adolescente quando, nel 1946, con gli allora giovanottini Amedeo Di Matteo, Rosario Gallo, Germano Di Lucia e Carmine Marra, organizzò un’esplorazione dell'allora spettrale, misteriosa e sconosciuta grotta di Castelcivita. Armati solo con un lume e gas e di tanta incoscienza questi giovanissimi, per ben due volte in un giorno, s'immersero in quegli antri allora per davvero bui e misteriosi. Il complesso speleologico non

PIAGGINE, C'ERAVAMO TANTO AMATI

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[prima parte di un lavoro ancora da completare ] A Piaggine ci arrivai con un bus della Sita. E un borsone con poche cose ma tante aspettative. Avrei fatto l’operaio forestale in forza a una cooperativa. Alloggio in una casa che solitamente andava agli insegnanti fuori sede del magistrale. Riccardo “il rosso”, per via dei capelli, c’era già. Il cantiere, su a Sacco, aprirà dopo qualche settimana, quel tempo che avanzava lo spendemmo per scoprire dove eravamo e quei paesi, Sacco e non solo, che mi erano sconosciuti. La vicenda di Giovanni Marini, il giovane accusato di avere avuto un ruolo da protagonista in un odioso fatto di sangue a Salerno, che tante battaglie aveva provocato a Salerno, nel capoluogo di provincia che aveva scoperto il Sessantotto che era arrivato anche nella propria università e nelle altre istituzioni. E Marini era di Sacco. Gli amici di Marini girarono tutti i nostri paesi per scrivere sui muri slogan accettabili e comprensibili: “Marini libero”, “Marini innocent

VANNULO PAESTUM. Tonino Palmieri il cavaliere del lavoro che non volle andare andare a fare il deputato

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  Rifiutò di andare a Roma a fare il deputato, Palmieri.Il compagno di scuola  Clemente Mastella,quando poteva questo ed altro, glielo chiese più volte. “La mozzarella è la prova dell’esistenza di Dio”, come scrisse una volta la scrittrice Dacia Maraini, dopo che fu ospite di casa Vannullo. Tante volte gli hanno chiesto di candidarsi a sindaco nella città dei templi. Tonino, come lo chiamano gli amici, ha sempre tenuto duro. Nella sua scala delle proprietà in testa c’è l’azienda e la famiglia.  Il neo cavaliere di del lavoro Antonio Palmieri, ha sempre fatto della sua presenza a Vannulo, che è una località di Capaccio, un punto di forza. Tutto cominciò da una storia di transumanza, il nonno giovane pastorello proveniente da Piaggine trova lavoro da agricoltori benestanti della pianura pestana, vi impianta la sua famiglia e non fa più ritorno alle falde del monte Cervati. Tempi assai duri si vivevano allora intorno ai tempi con storie da vero Far West. Il giovane Antonio è da sempre int

ORESTE MOTTOLA. “ Non sei mai fregato veramente finché hai da parte una buona storia e qualcuno a cui raccontarla”, l'originale disamina di Gerardina Nigro .

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“ Non sei mai fregato veramente finché hai da parte una buona storia e qualcuno a cui raccontarla”  . Alessandro Baricco, da "Novecento"   Prima di parlarvi dell’autore, del giornalista e scrittore Oreste Mottola,  mi presento , per fare subito chiarezza con i presenti. La locandina della presentazione del libro presso il "persano Country Club", con relazione della dottoressa Gerardina Nigro. Di seguito larghi tratti del suo intervento Vi dico ciò che non sono: non sono una storica, non sono una giornalista, non sono scrittrice, pertanto non  sono un’esperta del settore ,    svolgo  un lavoro amministrativo, segretario comunale;  quindi il mio è un intervento amicale, da lettrice.  Sicuramente fra il pubblico vi sono persone più erudite di me sugli argomenti trattati da Oreste Mottola, con maggiore conoscenza dei fatti storici e del territorio. Mi è stato chiesto di dare il mio contributo a questo incontro e lo faccio con piacere, perché pur essendo vissuta per du