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L'ESPERIENZA UN POMERIGGIO NELLE GROTTE DI CASTELCIVITA di Oreste Mottola

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di ORESTE MOTTOLA “Mettiamoci in fila indiana” suggerisce la guida. “E facciamo attenzione a dove mettiamo i piedi”. Più andiamo avanti e l’aria è sempre più rarefatta ed anche le voci ci tornano ovattate. Il nostro respiro alimenta folate di vapore, come se fossimo nell’inverno più freddo. Non sappiamo a quanti metri sotto la roccia stiamo camminando. Ma andiamo avanti spediti. Quante storie ci scorrono nella mente in questi antri che portano a risalire la grande montagna carsica degli  Alburni . All’inizio, nella notte dei tempi, erano le lotte per contendersi la possibilità di vivere nella grotta fra gli uomini e gli orsi, seguirono quelle fra i pipistrelli e l’uomo cavernicolo, in ultimo arrivarono i carri armati nascosti dai tedeschi durante l’ultima guerra mondiale, quelli che salivano fin sul valico di Camerine e sparavano giù verso Paestum. In mezzo ci sono briganti con i loro tesori. Li elenco in ultimo perché tanti li hanno vagheggiati e nessuno li ha ma mai trovati. Ancora p

BATTIPAGLIA. Salvatore Gatto, spirito critico della sinistra

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Era una delle figure storiche di Battipaglia, da protagonista e militante aveva vissuto i forti cambiamenti in seno alla sinistra, non smarrendo mai la passione per le proprie idee.... Di ORESTE MOTTOLA “Ti devi occupare più della Piana. Scendi dalle tue colline e lascia stare il Cilento, terra bella ma che non conta”. Ogni volta che mi vedeva Salvatore Gatto non mancava di farmi questo amichevole rabbuffo. Ex ferroviere, fu a capo dell’allora potente Cgil della Piana del Sele quand’era piena di moderne fabbriche e di aziende agricole dove l’occupazione, era allora tutta italiana, veniva perfino dalla Lucania e non si sottraeva alla lotta di quello che allora chiamavano con il loro nome, sì il caporalato. Poi alla fine degli anni Ottanta lasciò tutto e transitò nella più strana, fascinosa, e piena di diversità culturali, politiche e generazionali, redazione che la storia ricordi: quella di Telelibera Battipaglia. Salvatore, dall’eloquio lento ma preciso, era uno che contava. Comunista

Angelo u collega raccontato da chi lo conosceva bene Diecimila pagine strappate per cancellare il suo nome. Il fastidio di Cobellis (articolo scritto il 15 settembre per "Unico" e che ora è sparito dal sito unicosettimanale.it

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  Angelo Vassallo era il tipo che non accettava un caffè per non dover ricambiare neppure il prezzo di una tazzina. Così come non aveva sgomitato perché ci fosse il suo nome sulla guida turistica, che lui nel 2003 aveva ideato e trovato i soldi finanche per i cartelli,  mentre nella semplice ristampa, un paio d’anni fa   Michele Apolito (presidente) e Giuseppe della Pepa (vice) ,  permisero a un gruppo di operai forestali dell’ente di strappare, da diecimila copie stampate, le due pagine dove doverosamente ricorreva il nome dell’allora presidente che a migliaia di turisti nordeuropei aveva dato gli strumenti e gli stimoli per percorrere i fondovalli dei fiumi e i crinali delle montagne. Giuseppe Cilento, sindaco di San Mauro, ha ancora negli occhi l’amarezza di Angelo che, dopo aver visitato più di un impianto di compostaggio nel nord Italia, si affrettava a dare per telefono consigli a Luigi Cobellis, allora sindaco di Vallo della Lucania, perché si facesse presto e bene. “Ne ‘A… tutt

IL CILENTO CHE NON TI ASPETTI Un film sul soggiorno di Hemingway ad Acciaroli

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Il link per vedere il film su youtbe https://www.youtube.com/watch?v=ESqs6sfzhJc oppure cerca   “The sea of Hemingway” Si intitola “The sea of Hemingway”, ovvero il mare del porticciolo di Acciaroli, con regista Laura Lopez, da Miami.  E’ diventato un film il soggiorno cilentano del 1951 di Ernest Hemingway, non ancora premio Nobel. Visionabile gratuitamente su Youtube. Si basa sui racconti degli anziani acciarolesi che allora incontrarono l’ombroso Ernest.  “Drink, Tony, drink!”, non andava oltre questo il frasario che lo  scrittore e giornalista già di successo, usava quando si trattenne in questo che allora era solo un piccolo borghetto di pescatori del Cilento profondo. “Tony”, è Antonio Masarone. La sua figura ricalca  il personaggio principale di “Il Vecchio e il Mare”, l’opera che consacra lo scrittore americano e ne segna anche il culmine della sua creatività letteraria. A Hemingway Tony, soprannominato il vecchio,  piacque perchè con una piccola barca, che rientrava in porto t
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  CAPOZZOLI: FELITTO, MISSILI E VINO    Capozzoli CAPOZZOLI, MISSILI E VINO oreste mottola <orestemottola@gmail.com> lun 9 nov 2009 ORESTE MOTTOLA I fusilli, perché non c’è abitante di Felitto, che non vi abbia a che fare, il canto del vino, dal nome dell’aglianicone della cantina di famiglia, e poi i missili nella sua attività professionale di ingegnere chimico. Ecco Mariarosaria Capozzoli, 34 anni, componente della direzione nazionale del Pd di Pierluigi Bersani. Attualmente lavora presso la Mbda che è tra i primi costruttori mondiali di sistemi missilistici. Una democratic nell’industria bellica? “Sono dipendente dell’Altran, impegnata in attività di laboratorio, seguo l’attuazione delle normativa per le sostanze pericolose dove ci portano le nostre commesse, e così adesso presto lì la mia opera, da consulente…”, precisa. Poi c’è la politica. “Quando Tonino Cuomo mi ha detto che aveva appena fatto il mio nome per entrare nella direzionale nazionale del Pd, sì mi sono emozionat

Scoprire Castelnuovo di Conza e i suoi emigranti. Un libro

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  CASTELNUOVO DI CONZA, UN LIBRO RICORDA I SUOI EMIGRATI Tina Terralavoro è l’autrice di “Castelnuovo, paese di emigranti”, appena stampato per i tipi di Valsele, l’avventurosa storia di un popolo in cammino che ha raggiunto i più remoti angoli del mondo, raccogliendo i coralli nei mari africani o costruendo e gestendo il teatro Colombia a Bogotà,un gigante da 9 mila posti. Nel circondario guardavano a Castenuovo e crepavano d’invidia. Castelnuovo era il paese del caffè vero mica del surrogato imbevibile, abbondava nelle dispense anche nei tempi di guerra, i pappagalli che parlavano e Amalia la Neura, la schiava negra liberata da un emigrato e portata in paese come domestica e tata. Amelia che s’integrò tanto bene da imparare a parlare in dialetto in maniera impeccabile. San Salvador. Guadalupa, l’Africa, gli States e poi Svizzera, Germania e Belgio, dove questi pastori e contadini non misero radici. I castelnovesi si sono dispersi nei quattro “pizzi” del mondo. In una mattina d’inizio

QUANTO PIACE AI FRANCESI LA NOSTRA MOZZARELLA. Mimmo Raimondo racconta...

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  di  Oreste Mottola I dati del terzo trimestre 2023 del Monitor Distretti di Intesa San Paolo registrano un +10% e nel 2024 il Consorzio incrementa le fiere internazionali con importanti appuntamenti tra Parigi, Tokyo, Barcellona e New York. Il successo? Nei numeri. Lo racconta il presidente della dop Domenico Raimondo, (nella foto) titolare del caseificio Mail di Bellizzi,   in un’intervista rilasciata a Panorama La mozzarella campana ha superato controlli di qualità europei, dall’allevamento alla vendita, con una produzione in caseifici certificati. Per questo oggi è un’eccellenza nel mondo.  La Mozzarella di Bufala Campana DOP, oltre a essere uno degli alimenti più amati nel mondo, coni suoi 52 milioni di chilogrammi di produzione nei primi 11 mesi del 2023 e un export che supera il 40%, è il più importante marchio Dop del Centrosud Italia. La “Denominazione di origine protetta” è un asset di grande importanza per l’economia del Made in Italy, che affonda le sue radici nella storia

MANUALE PER TROVARE I VERI FAGIOLI DI CONTRONE con Angelo Campagna

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Il Fagiolo di Controne, la firma della gastronomia di prestigio (nella foto Angelo Campagna, uno dei più noti coltivatori del legume) Un fagiolo storico del Parco Nazionale del Cilento, Le caratteristiche: buccia sottile, rapida cottura, e grande sapore. Stava scomparendo recuperato come Presidio Slow Food e biodiversità dallo scienziato Italo Giordano. TUTTO QUELLO CHE AVRESTE VOLUTO SAPERE SUI FAGIOLI DI CONTRONE E NON AVETE OSATO CHIEDERE. Niente paura. Tutto quello che è importante sapere ve lo trascrivo di seguito: “ Il Fagiolo di Controne è facilmente riconoscibile: è piccolo, è rotondo, è bianco, anzi: bianchissimo; non ha macchie né occhi; ha, invece, una storia antichissima. Il Fagiolo di Controne è facilmente riconoscibile: è piccolo, è rotondo, è bianco, anzi bianchissimo, non ha macchie né occhi, ha invece, una storia antichissima. L’alta digeribilità e la buccia sottile, quasi impalpabile, fanno del Fagiolo di Controne un legume assai pregiato. L’ultimo week-end di nove

La guerra di Spartaco contro i Romani finì nel salernitano

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  “La guerra di Spartaco era ufficialmente finita. La leggenda era già cominciata”   Barry Strauss, La guerra di Spartaco  di  Oreste Mottola    Ancora oggi vi sono località sul fiume Calore, che ricordano il suo nome, come ad esempio Castelcivita, con il Ponte di Spartaco, e le suggestive grotte, in cui la tradizione popolare tramanda che i ribelli spartachisti abbiano trovato ricovero, ed infine le Gole di Tremonti in tenimento del Comune di Giungano, fra Capaccio e Trentinara, nelle cui gole si sarebbero accampati altri reparti.  Nel comprensorio di Altavilla Silentina, vi sono località i cui nomi: da Scanno alla Chianca, fanno pensare a luoghi di grandi battaglie, di massacri e fosse comuni.  La battaglia del Silarus o del Sele è stato un confronto militare avvenuto nel 71 a. C., nel contesto della  terza guerra servile  tra le forze romane di  Marco Licinio Crasso  e lo schiavo ribelle  Spartaco . Quest'ultimo fu sconfitto e ucciso in battaglia. Lo scontro avvenne vicino alla