CIAO PEPPE PACE, GIA' SINDACO DI CAPACCIO, SOCIALISTA UMANITARIO MASSIMALISTA PERTINIANO
Volevo bene a Peppe, il vecchio sindaco socialista di Capaccio nella prima metà degli anni Ottanta. Diventai depositario di sue confidenze e mi raccontava della sua vita avventurosa. Ufficiale dell'aeronautica ma aveva volato da quando si era collocato in pensione. Alcuni episodi avevano dell'incredibile: una volta era atterrato in un aeroporto militare senza autorizzazione, aveva rischiato minimo l'arresto ma ne era uscito invitato a cena dal comandante della base. E tante altre storie simili dove la cilentanità del suo carattere - lui che era originario di Prignano - ne usciva a tutto tondo. Socialista di sentimenti profondi rivendicava sempre quel che ne seguiva: "socialista umanitario massimalista e pertiniano". Minimizzava quando raccontava della sua esperienza di primo cittadino, ma gli si illuminavano gli occhi quando gli si permettava di parlare di come aveva valorizzato l'apporto di un giovanissimo e intelligente professore, Gigino Di Lascio (basta il nome) che in maniera assai creativa, aveva collaborato con lui. Non cercava una classica intervista, forse un'articolo su di lui non l'avrò mai pubblicato - dopo cercherò di controllare -. Per il momento fatemi dare il pubblico saluto ad una personalità indimenticabile. Vecchio leone sei rimasto sempre giovane d'animo. Ciao Peppe!
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