PIOPPI - ACCIAROLI. IL "GIALLO" CHE ANTICIPO' IL CASO VASSALLO




Lo scrisse una dottoressa napoletana

orestemottola@gmail.com
La moglie lo ha abbandonato, a tressette gioca male, i videopoker gli fanno girare le palle, non ama gli alcoolici ed ama i libri. Ecco l’identikit del maresciallo dei carabinieri Santomauro, comandante della stazione di un piccolo e assolato centro di villeggiatura del Cilento dove si riconoscono Pioppi ed Acciaroli. La quiete vacanziera è turbata dal ritrovamento di un corpo di donna, orrendamente sfigurato e mutilato, nascosto sotto un grosso mucchio di alghe sulla spiaggia. Il maresciallo è incaricato delle indagini, che si rivelano subito difficili. Una volta identificata la vittima deve entrare nella piccola comunità dei villeggianti di lusso del paese, quelli che possiedono le ville più belle, nascoste tra la vegetazione ed affacciate a picco sul mare. E' tra loro che va cercato l'assassino, tra gli amici di questa signora bene napoletana con troppi soldi e molto tempo per decidere come rendere infelici gli altri. Tutti la odiavano, il marito, le amiche intime, i compagni di bridge e gli ex fidanzati, ma chi l'ha uccisa?
E’ la trama di “La sirena sotto le alghe”, Piemme, 302 pagine, di Diana Lama, medico e ricercatore universitario napoletano. Il paese, con la gente del posto che qualcosa ha visto, qualcosa sa, ma non parla, e Valentina, una donna affascinante, elusiva ed inafferrabile, che occupa fin troppo i pensieri del maresciallo Santomauro. Poi una nuova morte, ancora sulla spiaggia: Samir, un bellissimo uomo di colore che vendeva vestiti e bijotteria alle bagnanti, e forse intratteneva anche altri commerci. I sospetti sono molti, a partire dal medico legale che le ha fatto l'autopsia. C'è Regina, la signora della Rocca, Olimpia, una benintenzionata beghina, e poi un gesuita troppo affascinante, una burrosa e bionda creatura elevata dal matrimonio al rango di signora, un appassionato di spose orientali ed un altro che preferisce le adolescenti acerbe, e un arrogante giornalista con poco talento. E l’intellettuale snob non snob: “Questo era del tipo peggiore, l’intellettuale che legge gialli, l’amante della natura con villa miliardaria, il fustigatore delle mondanità altrui pronto a vendersi le mutante per comparire in televisione”.
L'indagine passa dagli assolati paesaggi cilentani ai segreti di persone che non sono ciò che vorrebbero essere. Una storia di follia e di morte che affonda le radici nel passato di tutti.
Santomauro entra in un mondo di contrasti, tra luce ed ombra e persone che se non hanno ucciso materialmente Elena sono però capacissimi di massacrarla con le parole.

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A farmi avvicinare ad Angelo Vassallo fu la mia passione per la storia che vuole Ernest Hemingway turista quasi per caso nella Acciaroli dei primi anni Cinquanta. Grazie alle "interviste" con pescatori locali ha molte atmosfere e storie che poi trasfonde ne "Il Vecchio e il mare", il romanzo che gli farà guadagnare il premio Nobel. Di Hemingway e di Angelo Vassallo narro in un mio libro appena uscito. Di seguito il link per poterlo acquistare
https://www.edizionimagnagraecia.com/home/79-fiumi-briganti-e-montagne-nuove-storie-e-misteri-del-salernitano.html


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