ALTAVILLA. PAESE DI CANTI E MUSICA. LA STORIA DEL NOSTRO "INNO"

L’inno paesano del professore Giuseppe Sacco resiste alla sfida del tempo grazie a Iolanda Delli Paoli. “Altavilla, Altavilla/ Paese di canti e musica/ Ti vede illuminata il marinaio/ Ti ammira verso il cielo la pianura/ Chi ha incontrato in te/ Un grande amore/ Non lo può scordare/ E star lontano”


Una delle tante "formazioni" della banda musicale altavillese

Nel 1955 cosi recitava la canzone prima classificata al I festival della canzone altavillese. Scritta dal veterinario Sacco e musicata dal maestro Alessandro Di Verniere, la canzone ebbe subita un gran successo e fu cantata da tutti gli altavillesi e divenne il simbolo della piccola cittadina. Recentemente dal gruppo”Altavilla viva in Brasile” sotto la presidenza del nostro concittadino Ezio Marra,la canzone è stata registrata da una cantante professionista, la cilentana Iolanda Delli Paoli, ed è diventato l’inno ufficiale dell’Associazione. Sotto l’egida dell’azione cattolica, viene organizzata anche nel nostro paese il I° festival della canzone altavillese. Professionisti e cittadini comuni, poeti in erba, e maestri e intenditori di musica, vengono messi a dura prova nella composizione. Attilio Senatore, Giuliano De Rosa, il veterinario Giuseppe Sacco, Alessandro Di Verniere, il maestro Suozzo sono gli artefici del festival. Il tifo della cittadinanza , per l’una o l’altra canzone assume “una febbre “ che poco a poco coinvolge tutta la comunità cittadina. Organizzatore e presentatore della manifestazione è Manuccio Di Lucia, giovane studente universitario in giurisprudenza, abile nell’eloquio e padrone dei mezzi espressivi. Le voci di Emilio Giannella ,quella di Attilio Senatore , di Bruno Mazzeo e Giuliano de Rosa danno al festival un’eco che rimarrà nel tempo. Tutte le canzoni del festival vennero registrate su un registratore “Geloso” a nastro,uno dei primi prototipi del tempo. Due giovani, parenti di Duccio Baione, provenienti da Roma,sono i tecnici del suono. Per molti settimane le canzoni vengono cantate e i motivi,anche se accennati, diventano patrimonio di tutta la comunità cittadina. Vent’anni dopo si svolse il secondo festival della canzone altavillese, realizzato dal circolo culturale "tre torri" si svolse, più o meno dicembre 1977, nella sala "La cisterna" di Altavilla. Una trentina le canzoni in in gara, con due serate di eliminatorie e una serata finale. " O cane e mast'andrea" di Manuccio o tabaccaro di Cerrelli e " Altavilla tutto questo sei tu", quest’ultima presentata come di autore anonimo, in quanto quest’ultimo, Davide Pacifico, in quegli anni impegnati si vergognava di aver scritto una canzonetta. “Non ricordo il titolo della canzone vincitrice insulsa ancora più della mia, mi spiace. Quello che ricordo – racconta Davide Pacifico - è che la mia canzone fu oggetto di discriminazione da parte dei benpensanti in giuria. Pur avendo superato in semifinale la canzone poi vincitrice e anche la seconda classificata,in finale arrivò terza e provoò una piccola sollevazione fra il pubblico che la voleva vincente. Ma a quell'epoca una canzone scritta da uno di Lotta Continua (nel frattempo purtroppo qualcuno aveva svelato l'identità dell'autore)e cantata da ragazzi coi capelli lunghi, tutti vicino a quell'area politica, non poteva vincere un festival organizzato da Gerardo Di Verniere”. Il festival ebbe un altro strascico. Giovanni Verrone, redarguito dal papà Antonio (proprietario del locale, la mitica “Cisterna”) per aver partecipato alla protesta scappo' di casa e fu poi recuperato – dagli amici - sul lungomare salernitano dopo due giorni. Un bel casino vero per una semplice canzonetta.
Claudia Cimino, Evelyn Messone e altri 13
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