PAESTUM. Anna De Santis e lo sbarco dei marines piccola storia di una fotografia

 




La bimba del celebre scatto pubblicato su Life: «Quella in braccio al soldato americano sono io»
Il celebre scatto di George Rodger: Anna De Santis tra i soldati Usa



CAPACCIO- Piccola storia di una fotografia. All'alba del 9 settembre del '43 sulle spiagge di Paestum per primi toccarono terra i marines americani. E proprio da quel posto George Rodger, famoso fotografo freelance inglese, riprese per «Life» le fasi decisive dello Sbarco. Appena dopo la pubblicazione, l'immagine della torre medioevale diventò negli Stati Uniti il simbolo dell'avanzata alleata in Italia. Per l'opinione pubblica delle democrazie occidentali, l'operazione Avalanche (valanga) era cominciata sotto buoni auspici. Qualche anno fa ritornati a Torre in cerca di documenti e immagini sullo sbarco, nel negozio del signor Enrico Bisantis abbiamo incontrato una signora che teneva amorevolmente in mano come un cimelio una vecchia fotografia incorniciata. In un primo momento la scena non ci ha impressionato più di tanto, anche perché la foto era stata già pubblicata, nel 1993, nel prezioso volume di Angelo Pesce, "Operazione Avalanche". Per le sue ricerche lo studioso era stato proprio a Torre, anni fa, dal signor Enrico Bisantis che gli aveva donato una copia della fotografia.

Durante il suo accurato lavoro a Paestum, Angelo Pesce aveva indagato per appurare l'identità di molte persone riprese nelle fotografie: nel caso dello scatto di cui si parla era riuscito finanche ad identificare i nomi dei due contadini e i militari presenti nel gruppo. Si trattò sicuramente di un ritrovamento straordinario. E infatti quando la signora timidamente ha cominciato a narrare la sua piccola vicenda ci ha lasciato letteralmente sbalorditi: «La bambina in braccio a soldato sono io e l'uomo con la giacca nera era mio nonno». La bambina del '43 è Anna De Santis: madre di due figli e nonna di tre nipoti. Dal volume di Angelo Pesce apprendiamo ancora che il soldato che tiene in braccio Anna, mentre dirige il suo sguardo stralunato verso l'obiettivo, era il sergente statunitense Michael Assalone di Bemdyne, Pennylvania. Da allora sono passati più di sessanta anni, e tuttavia confrontando la fotografia del 1943 con quella recente nel volto della donna si ritrovano ancora chiari i tratti di una fisionomia che ricorda il volto della bambina tenuta in braccio dal soldato statunitense.

Involontariamente la vecchia foto del '43 comunica ben altri messaggi: ci dice per esempio che i contadini pestani vivevano ancora in vecchie casupole ricoperte da tetti improvvisati e precari; ci ricorda ancora che i pantaloni dei contadini erano ricoperti in ogni parte da toppe, mentre la bambina forse assaggiò per la prima volta cioccolata, caramelle e biscotti made in Usa. D'altra parte anche Alberto Moravia, arrivato a Paestum solo sette anni dopo lo sbarco, scopre che una famiglia contadina viveva ancora in un vecchio relitto bellico americano. Queste piccole storie, quasi insignificanti, hanno la capacità di evocare un passato che testimonia gli straordinari progressi fatti dalla piccola Italia contadina.

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