NOTTE DI SAN LORENZO SUI PIANORI DEGLI ALBURNI TRA GRIGLIATE E CONCERTI ALL'ETNOFESTIVAL DI OTTATI


 


I pastori, poi le vacche allo stato brado e le stelle cadenti, esprimi un desiderio. Così ci dicevano da bambini. Che ci si creda o no, la notte di San Lorenzo non perde mai il suo antico fascino. Il primo consiglio è quello di cercare luoghi lontani dall'inquinamento luminoso" della città: vanno bene dunque alture, lontane da lampioni, luci delle case, e altre fonti luminose. E che c’è di meglio della zona degli Alburni? Estate 2021, prove di turismo 4.0 sulla montagna misteriosa che i Romani arrivarono a considerare divina, Albus, da qui il nome moderno, non ha prezzo. Grigliate e piccoli concerti su un pianoro dove il gruppo elettrogeno alimenta moderati impianti di amplificazione che non spaccano i timpani. E per qualche notte i cinghiali se ne staranno al limitare del bosco e i più guardinghi lupi se ne salgono sulle vette. Una volta pastori e bovari erano i re delle montagne, e muovendo dal Cervati e dagli Alburni, dominavano in tutta la zona gli bastava seguire quella superstrada naturale che correva lungo i 63 km del tratto del fiume che nasce a Piaggine ed arriva nei pressi di Paestum. Storie di uomini rudi che, nei tempi di pace, d’inverno svernavano in una Piana del Sele paludosa e malarica e che, sconfinando, si spingevano fin nella zona di Metaponto. Qui si percepisce ancora l’orgoglio di questo particolare dna. Conviene approfittare della notte di San Lorenzo. Non solo perché questo è uno dei momenti più romantici dell’anno.

Le Perseidi - questo il vero nome delle tradizionali stelle cadenti estive - si possono osservare quest'anno nella massima visibilità tra l'11 e il 13 agosto. Un momento in cui sono protagoniste è anche l'8 agosto, con il novilunio non ci sarà la luce della luna a "coprire" lo spettacolo. Per chi non si accontenta di vedere fortuite scie luminose nel cielo c’è l'osservatorio astronomico Aresta di Petina, in cima agli Alburni, a 1300 metri di altitudine, una cupola di 5 metri di diametro, un riflettore con specchio in vetro ceramico Astrositali di ben 850 mm di diametro. Un suggerimento: prendersi tempo, arrivare qui magari con calma e godersi quel che si trova. Riempire di camminate ed escursioni un po’ di giorni non prevede particolari sforzi e costi: si può alloggiare in tenda o nei vari agriturismi. C’è poi l’Ottati Etno Musical, inizia il 9 agosto, passati si aprirà con i Brema e i Crifiu. Si esibiranno durante la prima serata del festival, ossia il nove agosto. Tutti i concerti inizieranno alle ore 22, ma sin dal pomeriggio per le vie di Ottati si potrà respirare il clima di festa grazie alla Street Parade, la street band africana che, sia il nove che il dieci agosto, porterà nel centro storico di Ottati e per tutte le vie del paese musiche etniche e coinvolgenti. Il dieci agosto sarà la volta della Compagnia Daltrocanto e di Roberto Billi che chiuderanno in bellezza l’Ottati Etno Music Festival. Ottati poi è il “paese dipinto”, affreschi che spuntano dovunque sui muri del vecchio paese.

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