UNA STORIA BELLA DEGLI ALBURNI. L'ARCIPOSTIGLIONE vent'anni di attività



ORESTE MOTTOLA
Libri, periodici, concerti, tornei di calcio e i maccaruni alla pignata. “In viaggio da... vent’anni - Arci Postiglione 1989-2009”, spiega il manifesto che il 2 agosto chiama a convegno tutti coloro che hanno fatto conoscere, e soprattutto apprezzare, il nome di Postiglione, piccola e deliziosa comunità di contadini – montanari, molto oltre i confini provinciali. Non ha eguali l’attività dell’Arci Postiglione. “Il cuore solidale della nostra Postiglione, solare, poetica, gagliarda, che si lancia verso l’avvenire sempre con lo sfondo di una natura eterna ed infinita”, parole di Americo Montera, presidente dell’Ordine degli Avvocati di Salerno, e postiglionese doc.
Per vent’anni hanno prodotto eventi culturali, ricostruzione di eventi storici, gite d’istruzione, tornei calcistico e soprattutto una meritoria opera di ricostruzione della memoria storica. Si va dalla riscoperta dell’antica ricetta dei “maccaruni alla pignata”, piatto legato alle modalità dell’antica trebbiatura del grano, alla paziente tessitura dei rapporti con il mondo accademico, ed in mezzo tutto, dando spazio soprattutto a quelle attività che li hanno fatti apprezzare dall’intera popolazione. L’Arci Postiglione è una poliedrica associazione culturale ed una casa editrice, ma funge anche polisportiva e da gruppo di turismo sociale. Non si sono fatti mancare un po’ di politica paesana, ma assumendone in quantità assai modica e ritraendosene al momento giusto. Alla guida c’è un medico appassionato di storia locale, ed al suo fianco non solo acculturati ma tanti giovani contadini, artigiani ed impiegati. Il medico colto è Generoso Conforti, e subito ad affiancarlo ci sono Gerardo Carnevale, Carmine Ciardiello, Generoso Conforti, Ettore Mazzeo, Luigi Majetta, Angelo Romagnano Picerno, Roberto Romagnano Picerno, Giovanni Romagnano e Guerino Turco. Seguirà poi il momento dei più giovani. E’ il 13 febbraio 1989 quando si costituiscono ufficialmente in associazione e lanciano la loro sfida che è rivolta soprattutto all’idea di immutabilità del destino di queste piccole comunità destinate alla perdità del loro principale patrimonio, che è l’identità, dalla globalizzazione. Dal gruppo è venuta fuori anche una piccola e combattiva casa editrice, dove è attiva soprattutto Rosaria Di Verniere, con oltre cento titoli all’attivo. L’ideazione spesso è avvenuta all’ombra del “Chiuppone”, il grande albero di pioppo che è il simbolo vero del paese. Di tutto questo si parlerà domenica 2 agosto, alle ore 18.30, presso l’aula consiliare per incontro rievocativo dei vent’anni d’attività del sodalizio. Il “cerimoniere”
della manifestazione, sarà Enzo Landolfi e interverranno Vito Caponigro, direttore dell’Ente Provinciale per il Turismo di Salerno, Vincenzo Luciano, vicepresidente delle comunità montane campane, Amilcare Troiano, presidente del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, e dall’università di Salerno i docenti Adriano Caffaro e Rino Mele. Una ricostruzione delle attività dell’Arci Postiglione è stata fatta da Maria Antonietta Sorrentino con un dvd che sarà proiettato durante la serata. Comincia da una commovente dalla lettura di lettera che un giovane emigrato ha scritto a Generoso Conforti.

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