SERRE. DI NUOVO ALL'ASSALTO DEL SELE



Le prime due foto riportano alle giornate di lotta del 2007. Nell'immagine singola vi è il preside Baldassarre Chiaviello che oggi lancia l'allarme sul desino ambientale dell'area  

 

Stanno progettando una grande discarica tra Persano e Valle della Masseria, lungo il corso del Sele. Fanno sul serio, hanno già l’area””. La denuncia arriva da Baldassarre Chiaviello, dirigente scolastico in pensione (ha diretto dal liceo scientifico di Eboli al Magistrale di Teggiano) e “sentinella ambientale” della zona. Questa volta si muovono, senza far rumore, direttamente i privati. I cittadini che sostengono Chiaviello non si sentono certo urlatori al lupo al lupo. “Solo da qualche giorno siamo venuti a conoscenza dell’acquisto dell’area delle cave (ex proprietà “Terrecotte” srl) da parte della società “Inerti Puglietta srl“ di Campagna, che intende “bonificarle”, sversandovi centinaia di migliaia di metri cubi di materiali”, Chiaviello lo scrive in una lettera denuncia che ha fatto arrivare a Franco Mennella, il sindaco di Serre. Serre, terra tra due fiumi e un monte, tra un’oasi del Wwf e la più grande centrale delle energie alternative, un grande campo da golf fallito, con i poderi contadini che non riescono più a far quadrare i conti, cerca una strada diversa per il suo sviluppo. Baldassarre Chiaviello accusa: “Sono stati eseguiti carotaggi a Valle della Masseria, vogliono riempire la cava, quella salvata dalle gloriose e accese lotte popolari di tredici anni fa ma sacrificando il bosco di Macchia Soprana, con rifiuti dell’edilizia. Di questo abbiamo informato il paese, perché quello che ci spaventa è l’enorme quantità di materiali da scaricare e che abbiamo calcolato in oltre 500.000 tonnellate, con il transito di migliaia di camion chissà per quanti anni!”. A seguito di una diffida presentata da molti cittadini, il comune di Serre già una volta è stato costretto a ritirare l’autorizzazione paesaggistica già concessa all’azienda interessata, allora era la Sipla. fin dall’autunno del 2020. Le preoccupazioni del preside Chiaviello sono state messe nero su bianco nella lettera denuncia indirizzata al primo cittadino Mennella. “Come più volte detto, a preoccuparci è la distruzione di un habitat di particolare valore naturalistico ma anche l’enorme impatto sul territorio circostante del traffico di migliaia di camion pesanti per chissà quanti anni e, soprattutto, il rischio (che in ogni riempimento di cave è sempre diventato realtà!) di sversamento di rifiuti illeciti. Per questo chiediamo da anni al comune di Serre di realizzare su quell’area un progetto di valorizzazione turistica ed ambientale e proprio non riusciamo a capire perché non si è ancora provveduto. Soprattutto perché non serve un finanziamento già disponibile, basta predisporre ed approvare un progetto, con adeguamento del PUC vigente, ed apporre un vincolo all’esproprio sull’area, vincolo che avrebbe una validità quinquennale, con possibile proroga di altri cinque anni. Ci sarebbe tutto il tempo di cercarlo e trovarlo un finanziamento, particolarmente in questo momento in cui c’è la concreta possibilità di accesso ai fondi europei del Pnrr”Chiaviello sollecita Mennella ad agire, magari modificando subito il Puc e recependo il progetto di riqualificazione dell’area che vi prevedeva deliziosi laghetti e non buche da riempire di rifiuti e diversi percorsi per escursioni naturalistiche. Forse, si sta scegliendo la via più redditizia. 


RIPRODUZIONE VIETATA  Pubblicato sul "Quotidiano del Sud" del 1 febbraio 2022


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