ORTOFRUTTA. Più fresco meno scatolame. Gli aumenti dei prezzi scatenano cambiamenti nelle abitudini dei consumatori
L'agricoltore di Pontecagnano Faiano Alfonso Altamura
La OP Altamura esporta il 90 % della produzione in quasi tutta Europa.
“Ogni mercato di export ha una storia a sé – precisa Alfonso Altamura -. Se i nostri clienti inglesi hanno risposto già l’anno scorso alle richieste di adeguamento dei listini ai maggiori costi, dagli olandesi il feedback è arrivato adesso, a gennaio, ma non poteva non arrivare data la policy delle catene estere”. Dal 28 dicembre a questi giorni il costo del gasolio in Italia ha subito un’impennata di 8-10 centesimi. Per OP Altamura ciò si è tradotto in 20 mila euro in più al mese di costi logistici che si aggiungono ai 40 mila per-esistenti agli aumenti.
La volata dei costi ha peraltro un impatto anche sulle attività in campo. “A causa dei maggiori costi – sottolinea Altamura – dobbiamo ottimizzare le spese di gestione in campo per cui interveniamo con i trattamenti solo in caso di fitopatologie già manifestate e abbiamo dovuto eliminare i trattamenti preventivi che prima erano una prassi. Ovviamente questo modo di operare fa aumentare l’alea del rischio agricolo ma, almeno sul fronte climatico, quest’inverno non è particolarmente problematico”. Da qui la spinta verso un’attività agricola sempre più di precisione, dove automazione ed innovazione tecnologica sempre più spinta vanno a braccetto. Anche i consumatori si fanno sentire. “Se fino a Natale siamo andati bene, nei primi giorni di gennaio abbiamo registrato una flessione del 5% rispetto allo stesso periodo del 2021 ma confidiamo – dice Altamura - in una ripresa già da febbraio”. Anche le abitudini di consumo cambiano. Aumenta la frequenza di acquisto (+16%) e decresce, parallelamente, l’interesse per i prodotti conservabili (scatolame), che avevano registrato nel 2020 una crescita quattro volte superiore rispetto ai prodotti freschi, con un aumento delle vendite in valore pari all’8 per cento. Al contrario, tornano nei carrelli i prodotti freschi sfusi, anche altamente deperibili. E sono proprio questi a mantenere in positivo la spesa con un incremento dell’1,3%, contrapposto alla lieve flessione dello 0,6% dei prodotti imballati. Al supermercato dunque si va più e ci butta più sul fresco abbandonando lo scatolame, è la transizione ecologica.
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