Biblioteca “Di Matteo”, che fare? Inizia la discussione pubblica

Mi fa piacere che sia finalmente iniziata – in questa estate torrida – una discussione pubblica sul futuro della biblioteca comunale di Altavilla Silentina anche in conseguenza di una manifestazione come il “Maggio dei Libri” che ha riscosso notevole successo. Ora, ci siamo detti, diamoci da fare per incrementare la lettura ed usando il metodo della CONDIVISIONE eccoci qui a fare un primo punto della discussione in vista di una RIUNIONE da tenere nei prossimi giorni.


In precedenza io avevo sintetizzato così i miei primi suggerimenti e linee d’azione – apri link

https://oresteracconti.blogspot.com/2022/06/altavilla-dopo-il-maggio-dei-libri.html


in sostanza il mio tentativo è di ricostruire “un’utenza” per un bene comune qual è la biblioteca che negli ultimi, causa anche il covid19, ha visto quasi annullarsi la sua frequentazione. In sostanza, il mio obiettivo, è di dire agli altavillesi che hanno “una casa della cultura” e “del libo” gratuita ed a loro disposizione.

Nella discussione abbiamo subito avuto il pregevole contributo di idee di Gerardo Di Verniere (che conosciamo tutti) che il 9 giugno 2022 sulla sua pagina facebook ha scritto:

A PROPOSITO DI LIBRI E DI BIBLIOTECA COMUNALE

Nello scorso mese di maggio il libro è stato protagonista di diversi eventi anche nel nostro Comune e, naturalmente, si è parlato anche della Biblioteca Comunale e della sua funzionalità. L’argomento mi tocca da vicino in quanto nel 2003 l’amministrazione capeggiata da Antonio Di Feo, della quale facevo parte in qualità di assessore, decise di dare finalmente una veste decorosa e funzionale alla Biblioteca Comunale. Utilizzando fondi Regionali (€ 5.000) furono acquistati nuovi arredi, che ci permisero di realizzare una saletta per convegni culturali e comode postazioni di lettura dotate di lampade per ogni singolo utente, nonché nuove scaffalature (vedi foto). Furono realizzate delle postazioni multimediali utili anche alla ricerca di libri nel sistema Bibliorete, all’epoca appena istituito, che raccoglieva la Biblioteca Provinciale e numerose biblioteche comunali della provincia tra le quali anche la nostra. In merito alla funzionalità si rese accessibile l’archivio storico, con la classificazione di tutto il materiale già disponibile, grazie all’attivazione di due progetti di Servizio Civile denominati “Amico Libro”. Detto questo per rendere giustizia ad amministratori del passato particolarmente attenti alle istanze culturali , avendo partecipato ultimamente all’incontro simpaticamente organizzato da Bruno Carbone ed avendo ascoltato in quella sede anche i propositivi interventi di Oreste Mottola e di Carmen Pingaro, ho ritenuto opportuno suggerire qualche intervento integrativo alle loro già belle ed interessanti proposte.

Il primo riguarda qualcosa che ci appartiene molto da vicino , il nostro linguaggio dialettale. A fronte degli anglismi sempre più presenti nell’eloquio moderno stiamo perdendo la conoscenza della terminologia propria dei nostri avi e ben più nobile, nelle origini, di quella d’oltre Manica. Per questo potrebbe essere opportuno riservare, all’interno della Biblioteca comunale, uno spazio specifico alle pubblicazioni nelle quali il dialetto è presente in maniera più o meno importante, partendo dal libro dei Ferrara e continuando con “Altavilla Silentina” di Galardi-Messone,“Quann’era zeca” della Maestra Di Lucia e “ i Canti ‘ru Massaro”. Naturalmente a questa fase statica andrebbe abbinata una fase dinamica con il coinvolgimento delle scuole da parte proprio dell’organismo biblioteca. Non sarebbe bello dedicare un’ora a settimana alla lettura ed al commento di brani dialettali nelle classi della Scuola media ? “Quann’era zeca” sarebbe un libro di testo eccezionale in grado anche di ricordare e tenere vive usanze e tradizioni .

L’altra proposta è legata al ritenere anche la funzionalità di biblioteca un potenziale vettore economico soprattutto se il territorio offre determinate opportunità. Per essere più esplicito entro nel dettaglio soffermandomi sul sito di San Lorenzo e su Quota 424 .

San Lorenzo rappresenta uno dei siti più importanti di archeologia medioevale (VII sec. d.C.) mentre Quota 424 è meta continua di studiosi, in prevalenza stranieri, che vogliono conoscere e documentarsi sui fatti legati all’Operazione Valanga. Nell’uno e nell’altro caso esistono due importanti pubblicazioni , finanziate in passato dal Comune, che sono conosciute anche all’estero in quanto qualificate basi di studio per quanti intendono approfondire i relativi argomenti.

Al fine di valorizzare e rendere produttivo questo importante “esistente” del nostro territorio, sarebbe opportuno dare vita, qui ad Altavilla, a dei “centri di studio” su questi due argomenti (archeologia medioevale ed Operazione Valanga). L’operazione globale comporterebbe la realizzazione di spazi , anche fisici e soprattutto all’interno del Centro Storico, nei quali l’eventuale studioso o ricercatore potrebbe trovare reperti e, soprattutto, ampio materiale di consultazione a volte complicato da reperire, in grado di velocizzargli ed ottimizzargli i tempi di studio. Propugnatore della politica dei piccoli ma significativi passi, mi permetto di proporre una prima, fondamentale operazione che vede proprio la Biblioteca occupare il ruolo di protagonista : la ricerca e l’acquisto, da parte del Comune, di tutte le pubblicazioni, nazionali ed internazionali, relative a questi due argomenti.

I centri di studio porterebbero beneficio diretto alle strutture ricettive , contribuirebbero alla rivalutazione del Centro Storico, darebbero lustro all’immagine del nostro paese in ambito regionale e permetterebbero la crescita culturale dei nostri giovani. Questa in sintesi la mia proposta rivolta in particolare al Sindaco, alla Delegata alla Cultura , ai consiglieri comunali tutti ed all’amico Oreste Mottola, che opportunamente ricopre un ruolo importante nella riorganizzazione della Biblioteca Comunale. Naturalmente, non appartenendo io alla categoria degli “Armiamoci e partite”, offro anche la mia disinteressata collaborazione, basata su un lavoro già abbastanza consistente sviluppato intorno all’argomento nel corso di questi lustri in collaborazione con altri amici, nel caso si ritenesse opportuno dare vita ad un gruppo di lavoro finalizzato alla redazione ed alla presentazione a finanziamento regionale di un importante progetto globale sviluppato intorno a questo argomento.

Io la mia l’ho proposta e non l’ho neanche presa da Internet ! Cordialità”.


Gerardo ha poi ribadito in Piazza gli stessi concetti nell’intermezzo del concerto di ANDREA BELMONTE. Noi poi il 18 abbiamo realizzato l’iniziativa BIBLIOTECA IN PIAZZA con libri offerti in prestito agli interessati.



Da tempo il comune di Altavilla Silentina ha affidato la responsabilità politica del settore cultura ai consiglieri Antonietta Di Verniere e Franco Amoroso. Con loro c’è l’intesa di una riunione pubblica su questo tema da incastonare tra i tanti eventi che l’estate altavillese già sta proponendo. Tuttavia su alcuni gruppi wathsapp “paesani” la discussione è già iniziata. In particolare segnalo alcuni interventi che sono seguiti al mio: “Biblioteca comunale: un progetto di "libreria diffusa" per ricordare Luca Damiano. Si inizierà "clonando" il progetto già attuato a Polla, ovvero di raccogliere libri usati o nuovi presso la popolazione, di avere in dotazione alcune decine di "scatole" (economiche ma belle da vedersi, qui la vostra creatività può scatenarsi) capaci contenere almeno 30 volumi da poi distribuire presso gli esercizi commerciali disponibili dotandoli di un "quaderno" dove annotare semplicemente il "titolo" del volume dato in prestito e gli estremi dell'utente (firma, indirizzo, numero di telefono abilitato a watsapp*) . Questa operazione è molto semplice da eseguire. Propongo una prima "edizione" ricordando Luca Damiano, che della cultura del bello e dell'amore per la propria comunità ne aveva fatto un segno distintivo della sua esistenza. Successive "turnazioni" delle "scatole/biblioteca potranno ricordare - con un semplice volantino, posto all'interno dei libri - altre figure che si andranno ad individuare. Vi allego il manifesto del comune di POLLA che noi potremo rielaborare e proporre. Nei prossimi giorni vi fornirò ulteriori INPUT. Chi vorrà potrà venirne a discutere con me, che sarò impegnato nel turno pomeridiano di apertura della struttura che comincerà alle 16”.

E’ seguita poi Rosetta Reina: “Vorrei sottolineare che la lettura inizia in tenere età. Dove sono i libri adatti ai bambini piccoli, anche piuttosto nuovi dal punto di vista grafico?”. Disponibile è anche Pasquale Fragella:”Oreste, non so chi sia il referente responsabile, ma potrei essere disponibile per turnazioni in Biblioteca per favorirne la apertura e se necessario anche di mattina.
Per il progetto a cui accennavi, concordo con te e pronto anche suggerire l'utilizzo scatole di banane, perché più robuste e potremmo attrezzarci a dipingere in vario modo, magari coinvolgendo i bambini così come avvenuto con la "Centa" della pace.
Sono a disposizione
”. Pasquale ha ricevuto un mio primo riscontro. In precedenza avevo registrato già altre disponibilità .


Intanto “l’attualità” preme. Come molti sapranno l’apertura mattutina della struttura è assicurata da alcuni giovani del Servizio Civile ma un “turn over” che dovrà iniziare dal prossimo mese. Inoltre si sta “accarezzando l’idea” di prevedere nella struttura della Biblioteca anche di un front office per i turisti che visitano il nostro paese (ebbene ci sono!) e per la ricerca/offerta di case da locare.


Termino qui risparmiandovi altri dettagli. .E spero che domani sera 28 giugno 2022 all’Auditorium di poter dialogare in presenza con tutti gli interessati anche per poter concordare la data ed orario della riunione.

Oreste Mottola orestemottola@gmail.com


 

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