QUANTO CI MANCA OGGI ROCCO SCOTELLARO di Donato Santimone


 

"Sollecitato da Oreste in queste settimane sono andato a recuperare memoria, libri, riflessioni su Rocco Scotellaro. Ho scoperto Rocco Scotellaro attraverso l’Arci negli anni ’80 prima del terremoto. L’Arci di allora era nel cuore del centro storico guidata da quel vulcano che e’ ancora oggi Tonino Gasparro.

Per tanti di noi ci si avvicinava alla politica attraverso il cinema, l’arte, le radio allora libere, lo sport. Il circolo Rocco Scotellaro a Eboli era tutto questo. Il nome mi solleticava per me cresciuto nei primi ragionamenti sul meridionalismo attraverso Carlo Levi. 

Chi era Rocco Scotellaro al quale intitolare addirittura la sede principale del circolo Arci di Eboli?La ricerca, il confronto  con quelli con cui avevi piu’ assonanza e poi le letture  mi fecero scoprire un autore, un politico, un uomo che per questa nostra terra e per la piana ha lasciato un segno ancora piu’ marcato e indelebile rispetto allo stesso Levi.


La poesia , l’arte che diventano azione.

Sempre nuova e’ l’alba che assume il ruolo di una nuova Marsigliese, quella di chi oltre la terra, la polvere, la fatica, non conosce piu’ nulla. Il vigore, la forza di quelle parole che lo fanno diventare il  riferimento di uno dei film piu’ importanti di Luchino Visconti.Nessuno fino ad allora era riuscito a rappresentare il lavoro manuale nella terra, quello con le bestie che diventano le tue compagne e amiche come Scotellaro.

Il dialogo con Cosimo Montefusco che svela la rassegnazione  di uomini che vivono in simbiosi con la propria mandria, con i propri animali e che intravedono come emancipazione la possibilita’ di andare al cinema la domenica.

Mai, credo, fino ad allora ne’ la poesia e nemmeno la prosa erano riuscite a farci vedere nel racconto immagini cosi’ nitide e significative.

Manca oggi nella cultura italiana la magia della poesia di Scotellaro.

Eppure i contadini di Scotellaro sono gli emigrati di oggi.

L’emancipazione non e’ piu’ il cinema della domenica ma una bicicletta a motore.

L’emancipazione non e’ piu’ il vestito piu’ pulito della domenica ma il catarifrangente per non essere investiti da una automobile mentre si attraversa la piana dopo 12 ore nelle serre.

Ecco ci manca Rocco Scotellaro.

Ci manca la lirica, ci manca la musicalita’ del suo scrivere. Ci manca una nuova alba …".

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