La scoperta dei due nuovi templi fu avviata da Zuchtriegel e Osanna, il suo completamento è merito di Tiziana D'Angelo. "Tweet" chiarificatore a sorpresa di Massimo Osanna, direttore generale dei Musei

 

La scoperta dei due nuovi templi fu avviata da Zuchtriegel e Osanna, il suo completamento è merito di Tiziana D'Angelo. "Tweet" chiarificatore a sorpresa di Massimo Osanna, direttore generale dei Musei  


di Oreste Mottola
Clamoroso all’ombra dei Templi. Si susseguono gli annunci di nuove scoperte. La direttrice del Parco Archeologico Nazionale di Paestum-Velia, Tiziana D’Angelo, e addirittura il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, annunciano oggi in pompa magna, con un video pubblicato sulle pagine social del Ministero della Cultura e dell'ente, la presunta “straordinaria scoperta” di due nuovi templi dorici nell’area archeologica di Paestum. Sulla vicenda ora interviene, con una nota su Twitter, ora "X", Massimo Osanna: "Il direttore generale dei Musei, prof. Massimo Osanna, mi precisa che lo scavo del tempio del V secolo fu avviato da Zuchtriegel,  e Osanna, che ebbe la reggenza dopo il trasferimento di Zuchtriegel a Pompei, dovette interrompere la ricerca perché lo scavo si trova in parte in proprietà privata e bisognava attendere l’occupazione. Il completamento della messa in luce si deve dunque all’attuale direttrice Tiziana D’Angelo".
Una scoperta a doppia fima? In realtà, però, tale scoperta risale addirittura al 2019 nell’ambito della campagna di scavo condotta dall’allora direttore Gabriel Zuchtriegel, oggi alla guida degli Scavi di Pompei: il tempietto dorico fu dapprima indagato con una prospezione geofisica e, successivamente, riportato alla luce con uno scavo che si è interrotto, nel marzo 2020. Tale doppia scoperta è dettagliatamente illustrata da Zuchtriegel nel suo libro “I luoghi dell’Archeologia - Paestum” edito nel 2022, in cui l’archeologo italo-tedesco ha elaborato e pubblicato anche un disegno ricostruttivo del tempietto emerso nel quartiere nord-ovest urbano, risalente al primo quarto del V secolo a.C..
Dunque, la D’Angelo non ha scoperto sostanzialmente nulla che già non lo fosse: l’unica novità del roboante annuncio è rappresentata dal rinvenimento di 14 capitelli dorici riutilizzati che fanno supporre la presenza del secondo tempio più antico, già ampiamente 'svelato' e raccontato da Zuchtriegel 5 anni fa. La direttrice D'Angelo ha solo completato il lavoro del precedente direttore. Tutto qui.



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