Bcc Magna Grecia, fusione ok, risultati superiori alle sommatorie di partenza. Ecco i numeri 
di Oreste Mottola 
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VALLO DELLA LUCANIA. BCC Magna Grecia più che positiva la chiusura del primo Bilancio di esercizio della neo costituita Bcc che è andata oltre la pura sommatoria delle ex Casse Rurali, ora banche di credito cooperativo, superando l'originario piano industriale, che ne fanno parte. 
I dati del primo Bilancio di esercizio della neo costituita BCC Magna Grecia, che superano anche le previsioni del Piano Industriale di fusione, dimostrano econfermano la validità e la forza del Progetto Industriale di Fusione voluto con tenacia e determinazione dagli amministratori eletti dai Soci della BCC Buccino Comuni Cilentani e di Banca 2021.  Una storia unitaria ancora breve visto che la Bce ha concesso la sua autorizzazione solo nell'estate scorsa. 
Elementi cardine di tale risultato sono un solido profilo patrimoniale, un elevato livello di liquidità, un basso profilo di rischiosità e un ottimo profilo reddituale.
Primo tra tutti, l’indicatore patrimoniale CET1 (patrimonio di elevata qualità) raggiunge il 21,80% rispetto al 19,61% previsto nel Piano Industriale di fusione. Anche il profilo di rischiosità, benché in un periodo storico che ha riproposto il tema della qualità del credito, mostra indicatori soddisfacenti:
■ Gross NPL 4,14%; ■ Texas Ratio Netto 12,31%; ■ Sofferenze Nette/Impieghi Netti 0,10%. In merito al profilo reddituale, l’esercizio si chiude con un Utile Netto consolidato di 11,1 milioni di euro. La Governance di BCC Magna Grecia, in un anno in cui la dinamica dei tassi di interesse ha giocato un ruolo chiave, ha dimostrato grande attenzione nel gestirne l’aumento, al fine di ridimensionare gli impatti negativi sul bilancio delle famiglie e delle imprese.
Sul lato degli Impieghi, numerosi infatti sono stati gli interventi indirizzati a: ■ contenere gli impatti negativi, soprattutto sui mutui a tassi variabili della Clientela più “vulnerabile”; ■ contenere gli incrementi dei tassi sui nuovi finanziamenti erogati nel corso del 2023.
Sul lato del Risparmio, per assicurare un maggiore rendimento degli investimenti, la Clientela è stata indirizzata verso prodotti di raccolta indiretta (in crescita di 93 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente).
“La Banca – commenta il Presidente Lucio Alfieri – conferma il suo impegno per la crescita del territorio di riferimento, supportando progetti e iniziative locali. Ciò dimostra l'attenzione della BCC Magna Grecia, non solo nel mantenere in salute la componente bancaria, ma anche verso lo sviluppo e il benessere delle comunità in cui opera. La raccolta complessiva, a fine esercizio pari a 1,5 miliardi di euro con un incremento negli ultimi sei mesi dell’anno di 58 milioni di euro, dimostra la crescente fiducia, riconosciuta dai soci e dai Clienti, nel progetto di fusione”.
“I dati di Bilancio della BCC Magna Grecia – afferma il Direttore Generale Salvatore Angione – migliori rispetto alle previsioni del Piano Industriale di fusione, confermano la solidità del quadro tecnico aziendale della Banca. Questi risultati sono il frutto di una gestione oculata e di soluzioni strategiche coerenti rispetto all’evoluzione del contesto competitivo e dell’impegnativo quadro normativo di riferimento. La Banca continua a sostenere le proprie comunità dimostrando il suo impegno per lo sviluppo dell’economia locale”.

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