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  Contursi. Lello Gaudiosi rilancia la lotta per l'acqua del fiume Sele “Sil”, pieni di meraviglia, esclamarono i Celti quando dai Picentini si affacciarono e videro la grande massa d’acqua del fiume sotto i loro occhi. Da qui viene il nome, Silarus per i romani, e Silaro e poi Sele, per noi contemporanei. Sil, vuol dire “Grande massa di acqua”. E oggi? “Il Sele è un fiume che scompare”, denunciano da Contursi e dintorni. Nonostante le nevi e le piogge di quest’annata meteorologicamente eccezionale. La neve che è ancora tanta sui nostri monti e le piogge abbondanti faranno sì che d’acqua nell’alveo n’avremo davvero tanta. “Arriveremo a fine luglio”, prevede Sabino Aquino, il presidente del Parco Regionale dei Picentini. Nell’Alto Sele da anni protestano gli agricoltori e i termalisti. Denunciano come fossero 300 i litri il secondo dell’acqua del Sele che l’Acquedotto Pugliese, su spinta dell’allora ministro Alfonso Pecoraro Scanio, si era impegnato a restituire quale “minimo deflu
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  Concetto Vecchio, Cacciateli! :Quando i migranti eravamo noi, Feltrinelli 2019  L’autore  Concetto Vecchio (1970), figlio di emigrati in Svizzera, è giornalista romano nella  redazione politica di “Repubblica”  Dalla terza di copertina  James Schwarzenbach, cugino della scrittrice Annemarie Schwarzenbach, è un  editore colto e raffinato di Zurigo. La sua è una delle famiglie industriali più ricche  della Svizzera. A metà degli sessanta entra a sorpresa in Parlamento a Berna, unico deputato del partito di estrema destra Nationale Aktion. Come suo primo atto  promuove un referendum per espellere dal Paese trecentomila stranieri, perlopiù  italiani. E’ l’inizio di una campagna di odio contro i nostri emigranti che durerà anni,  e che sfocerà nel voto del 7 giugno 1970, quando Schwarzenbach, solo contro tutti,  perderà la sua sfida solitaria per un pelo.   Com’è stato possibile? Cosa ci dice del presente questa storia dimenticata? E come si  spiega il successo della propaganda xenofoba,

ALBURNI. MAST'UMBERTO CHE AMAVA LA VITA E MORÌ TRE VOLTE

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Mancava solo un giorno per Natale quando si rese conto di aver preso l'autostrada dalla parte sbagliata. Umberto pensionato nato e vissuto in uno delle decine di paesi che stanno vicino ai monti Alburni si era visto anche per questo spaesato, si trovava nei dintorni di Avellino, in quei posti c'era stato tanto poco quanto niente ed il traffico natalizio fece il resto. Non vide i cartelli e le frecce di indicazione. O forse non seppe decidere se andare a Napoli, dove c'era sua figlia, a Nocera dove teneva un antico amore o tornarsene al paese. "Dove mi faccio il Natale?" dovette più volte rimuginare intorno a quella domanda. "Dove ti sei fatto l'estate ti fai anche l'inverno", il detto popolare di risposta gli risuonava nella testa. Erano le tappe della sua vita recente e gli sembrò impossibile fermarsi su di un solo capitolo della sua vita. Fu così che si trovò contromano. No, non era un autista distratto, uno al quale ritirare subito la patente

1920, GALZERANO INDAGA su un suicidio anomalo di un tipografo americano negli States

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di ORESTE MOTTOLA Era il 1920 quando la polizia americana cercò di coprire con ogni mezzo il “volo” dal quattordicesimo piano di Park Row del tipografo e piccolo editore italiano Andrea Salsedo. La moglie lo cercava ma negarono la detenzione e dissero che era in ospedale, e che era accompagnato anche al cinema e al ristorante. Era stato arrestato e incolpato di aver stampato dei volantini, in inglese, di rivendicazione di un attentato a un edificio. La moglie di Salsedo, la siciliana Maria Petrillo, va in cerca del marito. Dalla polizia riceve rassicurazioni, gli dicono di un suo allontanamento volontario. Invece era stato arrestato. volantino. Stanco di subire pestaggi, torture e interrogatori - anche se innocente -’confessa' di aver stampato il volantino, "anche perché si tratta di un eventuale reato, penalmente irrilevante, con la speranza di tornare a casa, invece è lanciato dal quattordicesimo piano di

IERI NEL CILENTO IN TEMPESTA C'ERO ANCHE IO

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Nella mattinata del 19 novembre 2022 ho attraversato il Cilento in lungo, da Altavilla Silentina a Vallo della Lucania. Con una piccola automobile, ed un autista (io stesso) che ha da poco ricominciato a guidare dopo che si è autoimposto uno stop quinquennale alla guida. E' andato quasi tutto bene (vicissitudini sanitarie a parte) ed ho potuto vedere di persona alcuni effetti del caos idrogeologico della giornata. Nella zona c'è stato un nubifragio niente male segnalato dai mass media nazionali. Rendo noto tutto questo solo oggi per non allarmare amici e parenti... [sono a casa, al sicuro, ci ho anche dormito su per una notte]... ma anche io gli effetti dei mutamenti climatici li ho visti di persona e non per sentito dire!

IL FISICO BATTIPAGLIESE FABIO MILETTO NOMINATO DIRETTORE DEL SETTORE SUPERCONDUTTORI E MATERIALI INNOVATIVI DEL CNR

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   Fabio Miletto Granozio (a destra) , responsabile ricerche sui superconduttori del Cnr  Un fisico di Battipaglia, Fabio Miletto Granozio, è stato chiamato a coordinare - da fine maggio 2021 - il settore del Cnr, consiglio nazionale delle ricerche, che si occupa di superconduttori e materiali innovativi. La sezione è chiamata SPIN, sta per SuPerconducting and other INnovative materials and devices institute. Fabio Miletto si è laureato nel 1991, presso l'Università Federico II di Napoli, con votazione 110/110 e lode. Tra i suoi interessi di ricerca vi sono: Crescita di eterostrutture epitassiali di ossidi di metalli di transizione. Proprietà dei gas di elettroni 2D alle interfacce di ossido. Meccanismi di deposizione laser pulsato. Fisica dei sistemi elettronici correlati. Caratterizzazione di film sottili in impianti su larga scala. Texture spin non convenzionali in ossidi di metalli di transizione. Applicazioni degli ossidi di metalli di transizione in nanoelettronica, spintroni

ROCCO SCOTELLARO ED IL CILENTO. Quella “rivolta insubordinata” dei contadini di Montano Antilia che avrebbe voluto raccontare ma non ne ebbe il tempo

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Montano Antilia, i nuovi contadini  Tricarico, "segni" contemporanei per Rocco Scotellaro  [ di Oreste Mottola ] Montano Antilia , Basso Cilento. Una storia di Filadelfi, una sorta di comunisti dell’Ottocento, in zone più ricchi di preti e monaci(tanti) che di operai, inesistenti. Teste calde che aizzano gli animi. E poi il rincaro del prezzo del sale, allora elemento scarso e fondamentale per la sopravvivenza alimentare (mica c’erano i frigoriferi), gli irruenti briganti i fratelli Capozzoli (da Monteforte Cilento), le bellissime signore  lucane Tambasco (mamma e tre figlie, le cronache sono concordi sul punto), ed il delizioso sorbetto di neve conservata in montagna offerto alle riunioni sediziose. Era il 15 luglio del 1829 . L’iniziativa fu di Arcangelo Dagnino (marito di una delle avvenenti Tambasco) che aveva portato con sé un calamaio e, al termine del consesso, vergò  un Proclama in cui si chiedeva l’introduzione della Costituzione francese  e la riduzione del prezzo

QUANDO E QUANTO ALTAVILLA E' DONNA. "ROSA" PROTAGONISTA DA SEMPRE

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  L'altra Altavilla: donne tra storia, letteratura e folclore [Oreste Mottola] Altavilla è un paese tradizionalmente matriarcale. La storia delle donne protagoniste comincia da lontano. Da quelle nostre antenate che fortunosamente scampate alla strage ordinata, del 1246, da Federico di Svevia, e che ripopolarono il paese dopo che i maschi - uomini: e bambini - furono tutti passati per le armi. Ci volle allora davvero una gran forza per far ripartire la vita nel nostro paese e - probabilmente - da quella terribile prova viene la straordinaria forza e tenacia delle nostre donne. Molto spazio hanno avuto le nostre donne anche nella letteratura: dalla Sofia che incanta il giovane seminarista Antonio Bennato alla bella bionda adolescente che strega il maturo don Aurelio Pipino, mentre appaiono tranquille, assennate e gran lavoratrici le donne de "Le novelle dell'Acquafetente". Le contemporanee sono invece le vere protagoniste dei romanzi di Francesco Di Venuta. Un’aura