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Paradossi cilentani, quando fare l'abusivo conviene

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  Fare l’abusivo spesso conviene, si risparmiano tempo e soldi. Centola, nel Cilento favoloso, qui c’è Palinuro mitico, almeno un cittadino su tre ha in corso una pratica di condono o di autorizzazione edilizia con l’ufficio tecnico comunale. La gente si adatta alla bisogna. Vuoi invece seguire la legge? Non sai cosa ti aspetta e, soprattutto, se ne esci. Lello Valente, proprio a Palinuro,  vuole costruire un garage sotterraneo nella sua casa, che è sì in campagna ma a cento metri dalla piazza. D’estate una simile comodità è vitale. Sta nel territorio del Parco del Cilento e quindi, oltre a quelli di rito, ci sono ancora altre certificazioni. L’ok comunale arriva, ma s’incaglia al Parco. L’ultimo miglio è suo. Valente dovrà innanzitutto dimostrare di essere Iap, acronimo che sta cioè come Imprenditore Agricolo Prevalente. Iap non è da tutti, non è facile diventarlo, soprattutto se campi con un altro mestiere. Eppure Raffaele Valente, a Palinuro, voleva costruire un garage inte...

La rivincita del vecchio Cilento dei pastori e dei vaccari

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  Da Vatolla la giovane Giulia Rocca un giorno andò via, sposando un giovane rampollo di Omignano, tosto a soldi terre ed animali. Lasciò con un palmo di naso Giovanbattista Vico, l'avvocato e filosofo dei corsi e ricorsi storici, che se ne era invaghito Non solo alla fine del Seicento, quando il fatto avvenne, ma da sempre nel Cilento la ricchezza si contava dal bestiame posseduto. Vacche e pecore, capre ed asini, cavalli e muli. Latte e quindi formaggi, carne e salumi conservati. Reddito prodotto in casa, niente da industrie inquinanti o espansione di impieghi pubblici. Hanno scelto di chiamarsi "I nobili cilentani", Meglio  ME.NO , con un sito internet  https://nobilicilentani.com/  che dà conto del lavoro di una rete di allevatori ed esperti di zootecnia. L'ideatore è Alessandro Scassellati, ricercatore sociale che si è laureato in Scienze Politiche alla Luiss di Roma e ha ottenuto un master e un Ph.D. in Antropologia Culturale presso il Graduate Center della Cit...

Le meraviglie salutari e culturali del carciofo di Eboli e Paestum

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I carciofi non sono tutti uguali. Sono antichi al punto di essere considerati il miglior effetto dell’eruzione del Vesuvio del 79 a.c. e moderni nelle tecnica di riproduzione delle piantine che oggi vengono “clonate” usando gli esemplari migliori. La Piana del Sele è un grande campo sperimentale all’aperto.  Ad Eboli c’è il Consorzio Meristema, produce, mediante micropropagazione, piantine risanate partendo da piante madri selezionate delle loro tipologie più pregiate. Sono loro a rifornire gran parte dei coltivatori di carciofi dell’area mediterranea. Sempre nella zona di S.Cecilia di Eboli c’è l’azienda Vitrosele. Se Paestum è considerata la zona d’elezione dei carciofeti con la varietà autoctona “pascaiola” , quella che matura nel periodo pasquale, è ad Eboli che agricoltori d’avanguardia hanno imboccato le autostrade della scienza e dell’innovazione raccogliendo il lavoro che tecnici agrari e biologi avevano inziato da diversi decenni nei laboratori del locale istituto tecnico ...

La strage di San Gregorio vent'anni dopo. Testimonianze dei giornalisti Siani e D'Amico

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Quanto freddo c’era quella notte e poi cadeva la neve. Una ragazza viene svegliata nel cuore della notte perché qualcosa di grave è successo nella sua zona. E’ la corrispondente zonale del Mattino. Gli verrà solo detto che qualcosa di grave è successo in uno dei paesi presepi lì intorno. Verrà da Salerno il fotografo ed insieme andranno a cercarsi dove e cosa è successo. Giungono quindi in località Murgi. Margherita Siani è di Contursi, nell’epicentro del terremoto del 1980 ci si trovò, e da allora c’è davvero poco che potesse spaventarla. Sono le tre di notte, un fotografo coraggioso, Tano Pecoraro, già mezz’ora dopo è sotto la sua casa. Via e si va. Le indicazioni sono ancora sommarie ma ci mettono poco a trovarsi in un vero e proprio inferno. E’ tra Buccino e San Gregorio Magno, nel villaggio dei matti felici. E la vita ti cambia. “Non ti basta una vita per dimenticare l’odore di carne umana bruciata che ti entrava nelle narici”, racconta Margherita che si trovò sbalzata in una nott...

La "verde" D'Amico piace a Forbes e "salva" Paestum

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Maria D'Amico Ora è “Forbes”, l'edizione italiana del magazine economico più famoso al mondo, ad accorgersi dell’attività della salernitana D’Amico. L’azienda è stata segnalata con un ampio reportage per la qualità, comodità di utilizzo dei prodotti e la loro disponibilità in tutte le stagioni dell’anno. Ma anche per via di un particolare legame con la natura e il territorio, e il sostegno all’arte e alle bellezze del patrimonio culturale. Sono queste alcuni dei valori principali che contraddistinguono la filosofia aziendale di D’Amico, azienda italiana specializzata nella produzione di conserve alimentari. Fondata nel 1968 dai fratelli Francesco e Mario D’Amico, con stabilimenti a Pontecagnano e Rovereto, oggi è giunta alla terza generazione. Il colore verde, cosiddetto verde D’Amico è identificativo dell’azienda e del suo legame con la natura. Ma c’è di più. Un esempio è la donazione al Parco Archeologico di Paestum, centomila euro, che ha avuto l’obiettivo di finanziare il p...

Paestum, progetto ed appalto per il sottopasso. Alfieri promette, pronto in tre mesi

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  Paestum, progetto ed appalto per il sottopasso. Alfieri promette in tre mesi   Costerà s ette milioni di euro  ed arriverà a quasi un ventennio dalla chiusura del precedente. Storie del  sottopasso presso la stazione ferroviaria di Paestum.  N el cuore della città antica,  la mancanza ha diviso in due Capaccio .  Ci sono buone notizie: i l progetto è stato finanziato  e il via all ’appalto dovrebbe essere  dato in tre mesi   Annuncio del  sindaco,  Franco Alfieri , nel corso dell’ultimo Consiglio comunale. Nel 2004 il passaggio a livello della stazione ferrovia di Paestum venne chiuso. Tra l’elaborazione di vari progetti, bocciature della Soprintendenza e soldi spesi per gli scavi atti a verificare la presenza di reperti archeologici nell’area, è rimasto al palo.  Eppure le Ferrovie avevano stanziato quattro milioni e mezzo di euro   che il Comune aveva utilizzato come  anticipo di cassa e  quindi  no...

BATTIPAGLIA. "Quando l'insalata va forte..". Il gruppo Rago annuncia un piano di investimenti da 5 milioni di euro con 300mila buste al giorno…

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  BATTIPAGLIA.  " Quando l 'insalata va  forte .." .  Il gruppo Rago annuncia un piano di investimenti da 5 milioni di euro con  300mila  buste al giorno… Un piano d’investimenti da cinque milioni di euro. L’azienda agricola Rago di Battipaglia, prosegue il suo piano di sviluppo, prevede un investimento che porterà un importante ampliamento dello stabilimento dedicato alla IV gamma con nuove linee ed un’espansione dell’azienda, con un allargamento delle produzioni agricole e industriali per far fronte all’aumento degli ordini. Entro settembre di quest’anno l’ampliamento verrà concluso. Torna a marciare come nell’era pre Covid il gruppo Rago, specializzato nella produzione e commercializzazione di prodotti di I e IV gamma coltivati nella Piana del Sele in Campania. “Nel 2021 abbiamo avuto un deciso incremento delle vendite rispetto al 2020 e siamo tornati ai volumi commercializzati nel 2019”. Rosario Rago, è il presidente dell’impresa di Battipaglia e di Con...

ORTOFRUTTA. Più fresco meno scatolame. Gli aumenti dei prezzi scatenano cambiamenti nelle abitudini dei consumatori

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L'agricoltore di Pontecagnano Faiano Alfonso Altamura Si spende di più al supermercato mai i nostri carrelli non sono più pieni più pien i  perché c’è un un generalizzato aumento dei prezzi medi di acquisto. In compenso meno prodotto confezionato rispetto a quello sfuso e cresce l’attenzione verso prodotti gourmet, certificati (Dop e Igp e i biologici) e, dunque, con elevato valore aggiunto. E’ questo uno degli effetti dell’incremento dei costi delle materie prime. Poi i problemi vengono fuori a getto continuo,  in alcuni mercati mancano decine di migliaia di autisti). Si cerca di correre ai ripari con aumenti riconosciuti ai produttori quanto meno per i prezzi sul gasolio, considerato che i trasporti sono fondamentali. Da qui il sensibile aumento dei prezzi al consumo. È quanto spiega Alfonso Altamura,  presidente dell’OP (organizzazione di produttori) della Piana del Sele, all’opera per cercare di fare riconoscere, prima del rinnovo dei contratti per la campagna estiva,...

1943. Scoperta l’identità della bambina di Paestum di Dondero: è Anna De Santis . Il fotografo è il sergente Usa Michael Assalone di Bemdyne, Pennylvania

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di  Oreste Mottola Chi era la bambina di Paestum che il fotografo italiano Mario Dondero, nell settembre 1943, sosteneva essere stata fotografata da Robert Capa, l’inventore dell’agenzia fotogiornalista Magnum? Pochi giorni fa su queste colonne ci siamo interrogati anche noi sul caso, e prima ancora che vengano diffusi nomi a casaccio, sentiamo l’esigenza di mettere i puntini sulle i. Appassionati della questione ci hanno aiutato e, anche a a loro che dobbiamo questa precisazione. La bambina di Dondero e Robert Capa.. Era il 9 settembre 1943, dalle nostre marine si materializzano oltre mille navi e quasi 200.000 militari inglesi ed americani. Sono i numeri dell’Operazione “Avalanche”, una delle battaglie più aspre della seconda guerra mondiale che inizia nella notte. Sulle spiagge di Paestum per primi toccarono terra i marines americani. E proprio da quel posto George Rodger, famoso fotografo freelance inglese, riprese per «Life» le fasi decisive dello Sbarco. Appena dopo la pubbli...

CAPACCIO. MUORE IL PITTORE WILKENS DESIDERIO. AVEVA 101 ANNI , AMICO di Oskar Kokoschka, il padre dell’espressionismo tedesco

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  Negli anni dei molti che in Germania ci andavano per lavoro, Giovanni Desiderio, Giannino per gli amici, ci arrivò per studiare. E’ molto giovane quando arriva all'Accademia di Belle Arti di Ulm sul Danubio e avendo poi vissuto a Tubinga e a Monaco di Baviera, dove si specializza nel restauro dell'arte fiamminga.   Si immedesima in quella cultura al punto tale da assumere il nome d’arte di Wilken Hans e coltiva l’amicizia con Oskar Kokoschka, il padre dell’espressionismo tedesco. Ma i suoi compaesani aveva cominciato a stupirli da piccolo, sotto i cinque anni, quando già ritraeva nei suoi disegni la nonna. Poi c’è il rientro al suo paese natale dove però è il riferimento obbligato per i numerosi turisti tedeschi.  E’ di particolare aiuto anche ad un giovane tedesco più appassionato di altri all'archeologia pestana. Qualche decennio dopo i carabinieri vanno a cercarlo a casa… ma lui - raccontano a Capaccio - quasi si impaurisce per poi scoprire che è stato convocato a Ro...